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Augusta, multato per sosta irregolare inveisce contro la Polizia locale: denunciato

Un settantenne melillese risentito per la sanzione, ha incontrato per strada gli agenti che ha offeso e ai quali non ha esibito i documenti tirando in faccia la multa appallottolata

Dopo aver ricevuto una multa sul parabrezza per sosta irregolare ha intercettato per strada una pattuglia di Polizia locale e ha inveito contro gli agenti non esibendo loro i documenti richiesti e scagliando contro uno di loro  la multa appallottolata. Protagonista della vicenda un settantenne melillese, che nelle scorse settimane aveva parcheggiato in maniera irregolare al centro storico la sua auto e per questo aveva trovato sul parabrezza un preavviso di accertamento per violazione del Codice della strada pari a 29.40 euro. Risentito, aveva poi visto una pattuglia  in via Colombo e fermata l’auto in maniera irregolare, scendendo aveva cominciato ad inveire con toni esageratamente accesi nei riguardi degli agenti operanti, costretti ad interrompere  il pubblico servizio in corso di svolgimento.

A seguito della condotta di guida irregolare e per l’atteggiamento oltraggioso da parte del conducente  dell’ auto, gli agenti operanti gli avevano richiesto la documentazione tecnica del veicolo e di guida che il settantenne  non solo non esibiva, non   agevolando così l’ attività dei pubblici ufficiali, arrivando anche a strappare e appallottolare il preavviso di accertamento, scagliandolo violentemente in faccia a distanza ravvicinata a uno dei due agenti.

Da una successiva e veloce attività info-investigativa posta in essere dal comando di Polizia locale megarese, è stato poi individuato  il conducente dell’ auto utilizzata per la commissione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale: il settantenne è stato sanzionato amministrativamente per la mancata esibizione dei documenti ai pubblici ufficiali in uniforme, per sosta irregolare  e con separata comunicazione di notizia di reato, denunciato  per aver offeso in luogo pubblico  e in presenza di più persone,  l’onore ed il prestigio di un pubblico ufficiale mentre compie un atto d’ufficio. Reato questo, che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni. “Fermo restando la presunzione di innocenza dell’ indagato valevole ora e fino a condanna definitiva – sottolinea  il comandante di Polizia locale Salvo Daidone- appare opportuno segnalare che a fronte di tali deplorevoli atteggiamenti, fortunatamente sporadici, si registrano una pluralità di atteggiamenti collaborativi da parte dell’ utenza automobilistica megarese ai quali il servizio è quotidianamente rivolto e ai quali l’intero comando, rivolge un deferente ringraziamento”.

 


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