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Augusta, depuratore, stato dell’arte e cronoprogramma con il commissario straordinario. Ma mancano 24 milioni di euro

Di questo si è parlato oggi alla conferenza su “Depurazione delle acque reflue e prospettive di sviluppo per la città” organizzata dal Rotary

Verifica del progetto entro il primo trimestre del 2025, poi validazione e avvio della gara che potrebbe concludersi con l’affidamento entro quest’anno, con inizio lavori  all’inizio del 2026 che, considerati 24 -26 mesi di lavoro, porterebbero il Comune  ad uscire dall’infrazione comunitaria ad agosto del 2028. Salvo problemi o intoppi di vario tipo. Questo il cronoprogramma di realizzazione del depuratore  illustrato questa mattina, nel salone “Rocco Chinnici” del Municipio, dal responsabile unico del procedimento Carmelo Bramato, capo del settore tecnico del Comune, nominato qualche mese fa a supporto della struttura commissariale grazie a convenzione siglata con l’Ente. Il tecnico augustano è così intervenuto alla conferenza su “Depurazione delle acque reflue e prospettive di sviluppo per la città” organizzata dal Rotary club Augusta con il commissario straordinario unico per la depurazione e il riuso delle acque reflue, Fabio Fatuzzo, per illustrare  gli sviluppi del percorso di realizzazione del depuratore cittadino e delle necessarie opere di collettamento. 

Bramato ha ricordato quanto già si sapeva e cioè che il progetto è alla fase della verifica, affidata a una grossa struttura la Rina check che, una volta conclusa – si prevede entro il prossimo marzo – porterebbe alla fase della validazione del progetto e, quindi, all’affidamento  dei lavori. Nel frattempo  sono state avviate tutte le procedure espropriative con oltre 200 proprietari, ma non si prevedono particolari problemi perché sono coinvolte strade interpoderali e sarà avviata anche la verifica preventiva bellica che viene fatta per legge prima dell’inizio dei lavori, per evitare intoppi.

Fatuzzo, che è il quinto commissario straordinario – il quarto a livello nazionale – che si è avvicendato dal 2015 alla guida della struttura commissariale ed è stato nominato a fine agosto del 2023 dal Governo Meloni, ha sottolineato che il suo “compito è di accelerare, percorsi e non ammetto ritardi o proroghe e mi impegno  a far rispettare i tempi”, e ha ricordato che il progetto inziale, poi modificato, fu fatto  nel 2009 addirittura  da Sai 8, oggi fallita, con il computo metrico e il prezziario di allora che viene superato di anno in anno, con la conseguenza che i costi lievitano, tant’è che all’epoca il progetto ammontava a 33 milioni di euro che oggi sono diventati quasi 70, precisamente 69 milioni e 240 mila euro.

Questo il costo finale dell’opera, per la quale però mancano all’appello 24 milioni di euro: “il progetto è parzialmente finanziato –ha affermato- Questo non vuol dire che non lo facciamo, ma nella mia responsabilità i soldi che mancano sono disposto ad utilizzarli traendoli dalle somme stanziate per i servizi che sono in ritardo, come per esempio per il depuratore di Acireale, che è in ritardo  anche l’individuazione di un diverso sito. E’ un impegno che assumo pubblicamente, chiederò l’aiuto dei deputati regionali e nazionali di Siracusa in modo da discutere con il Governo questa mia scelta perché bisogna dare la precedenza a quello che è pronto per partire con la gara”. Anche se poi, ha sottolineato, questo non vuol dire che una volta espletata la gara si parte automaticamente con i lavori, perché potrebbe subentrare il ricorso del secondo classificato, come spesso accade con gli appalti.

La conferenza è stata coordinata da Pietro Forestiere, past presidente del Rotary Club Augusta, rappresentato dall’attuale presidente Francesco Messina che ha detto che “intere generazioni abbiamo immaginato come potrebbe cambiare la morfologia del territorio ad esempio  da Punta Izzo a Punta Calcarella, passando attraverso cala Paradiso o la morfologia del porto marinaro di Brucoli. Oggi questa visione non è più soltanto romantica, ma concreta e ricca di aspettative anche di uno sviluppo economico alternativo che possa far scoprire a questo territorio altre vocazioni imprenditoriali a curvatura turistica”.

Ha portato i suoi saluti anche Giuseppe  Pitari, governatore del distretto Sicilia-Malta che, nel ricordare che nel 1994 appena entrato nel Rotary uno dei primi convegni fu proprio sul depuratore, ha auspicato che dopo 30 anni “questo sia l’inizio del completamento del percorso essenziale per la nostra comunità”.

Per il sindaco Giuseppe Di Mare “è inspiegabile che fino ad oggi non c’è ad Augusta il depuratore, in una città che è un ‘isola e non può sfruttare il mare, è un problema fondamentale, oggi non trovi un augustano che non dica di volere il depuratore”. Il sindaco si è detto grato con Fatuzzo  per aver avuto attenzione per il territorio e  nominato un augustano e dirigente del Comune come rup: “oggi si sta facendo un grandissimo lavoro che mi auguro prestissimo possa portare a bandire la gara. Come il ciclista che vede la scritta arrivo, noi siamo nella fase finale, dobbiamo pedalare per riuscire ad arrivare al traguardo finale”.

Conny Di Giuseppe, in rappresentanza del gruppo progettistico, ha alla fine illustrato a grandi linee il progetto che esclude ogni possibilità di allaccio al consortile Ias e che, in questa fase, non prevede la depurazione ad Agnone Bagni, per il quale è stato stralciato un progetto allo studio di fattibilità.


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