“La questione degli esuberi dichiarati dalla Sasol non può e non deve passare sotto silenzio”. Il sindaco Giuseppe Di Mare interviene cosi dopo la notizia che lo stabilimento industriale del petrolchimico di Augusta ha annunciato la chiusura di un impianto con una riorganizzazione del lavoro che prevede 65 esuberi.
“Reclamiamo il diritto di tutelare le ragioni economiche e sociali di un territorio che non intende soggiacere a scelte aziendali non condivise né inserite nel quadro più ampio che coinvolge le imprese del petrolchimico e la strategia industriale della nazione. – aggiunge- Quello che è un licenziamento collettivo deve essere accompagnato da una ricollocazione di tutto il personale coinvolto, altrimenti siamo e saremo contrari ad un modo di intendere il rispetto del territorio in modo unilaterale”.
Il primo cittadino di Augusta dichiara di condividere e sostenere, quindi, la protesta delle istituzioni locali, accogliendo sin da subito l’appello lanciato dai microfoni di Siracusanews ieri dal collega di Melilli Giuseppe Carta anche di dar vita a manifestazioni eclatanti, quali il blocco del porto, pur di tutelare il territorio che tanto ha dato e dà per lo sviluppo industriale del nostro paese.
“Oggi è necessario agire piuttosto che parlare, trovare soluzioni piuttosto che tavoli, confidiamo nel buon senso di tutte le parti in causa e nella unità di tutta la società civile per scongiurare una catastrofe sociale che va evitata con ogni strumento e azione”. – conclude
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