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Depurazione, nominato il nuovo commissario unico anche per Augusta. Il disappunto di Schifani

Si tratta di Fabio Fatuzzo, ex parlamentare di An e presidente di Sidra, i sub commissari sono  Totò Cordaro, ex assessore della giunta guidata da Nello Musumeci, oggi ministro del Governo Meloni e del calabrese Antonino Daffinà

È Fabio Fatuzzo il nuovo commissario straordinario unico per la depurazione, che si occuperà di realizzare anche l’atteso impianto ad Augusta. Lo ha stabilito ieri un decreto del presidente del Consiglio, che ha formalizzato la nomina decisa dal ministro degli Affari europei Raffaele Fitto, di concerto con il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto che, in una nota, ha sottolineato come “con queste nomine il governo vuole proseguire con determinazione l’azione di messa in regola degli agglomerati idrici, sapendo che attorno alla cura del bene comune acqua si gioca una grande partita di sviluppo”.

Completano la struttura commissariale oltre a Fatuzzo, già dirigente nazionale del Movimento sociale italiano, per il quale è stato consigliere comunale e provinciale a Catania, ex parlamentare di Alleanza Nazionale e attuale presidente di Sidra spa (che gestisce il servizio idrico integrato nell’ambito dell’area metropolitana di Catania ed in alcuni comuni limitrofi), anche  Totò Cordaro, ex assessore della Giunta guidata da Nello Musumeci, oggi ministro del Governo Meloni, di cui era già circolato il nome  insieme a quello del calabrese Antonino Daffinà.

Si è, dunque, arrivati ad un accordo politico in seno alla maggioranza di Governo, le nomine infatti arrivano a  più di tre mesi dalla scadenza del precedente mandato affidato e dalla successiva fase di stallo e hanno fatto registrare il disappunto del presidente della Regione Renato Schifani. “Il mio grande stupore consiste nel fatto che si è passati dal prof Maurizio Giugni, ordinario di ingegneria idraulica, e quindi dotato di altissima competenza e preparazione sul delicatissimo settore che vede la Sicilia particolarmente coinvolta, ad un ex parlamentare che, nel pieno rispetto della sua prestigiosa carriera, non presenta alcuna preparazione specifica – ha commentato -. Mi auguro che il Governo nazionale rifletta attentamente su queste scelte. Lo stesso dicasi  per uno dei due vice commissari il quale, già assessore nella Giunta Musumeci e poi non più ricandidato, si presenta come ex politico dotato di breve conoscenza della materia acquisita nel volgere del suo ruolo istituzionale. Per non parlare del secondo vice commissario, politico calabrese del tutto ignaro della materia, ma vicino alla politica di quella Regione”.


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