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Augusta, Vicende urbanistiche: la Regione chiede un altro rapporto al Comune. Sospese per 12 mesi nuove lottizzazioni

Lo rende noto Salvare Augusta, che aveva richiesto l’accertamento ispettivo regionale per alcuni piani di lottizzazione e chiede che si sospendano anche nuovi insediamenti commercia e insediamenti commerciali

 “Un circostanziato rapporto, per i profili di competenza di questo Dipartimento, sui fatti descritti ed i rilievi posti nelle suddette note, dando puntuale risposta a quanto lamentato, completo della documentazione ritenuta utile al fine di consentire le valutazioni da parte di questo ramo dell’ amministrazione regionale”. È quanto il Dipartimento regionale Urbanistica dell’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente  ha chiesto, nei giorni scorsi, al Comune di Augusta dopo l’esposto e le richieste di intervento ispettivo su diversi provvedimenti urbanistici presentati tempo fa da “Salvare Augusta”, che più volte aveva segnalato una serie “di criticità”  facendo rilevare “il mancato rispetto di regolamenti e norme in materia urbanistica e di tutela ambientale (Vas, Via, Vinca)” su piani di lottizzazione,  insediamenti commerciali e pratiche di condono in zone “F”, ma anche le carenze della proposta di Piano di utilizzo del Demanio marittimo (Pudm), la mancanza del Piano urbanistico commerciale (Puc) e di altri fondamentali strumenti per la pianificazione del territorio.

Il coordinamento di associazioni ha da sempre chiesto all’amministrazione comunale di decretare una moratoria al rilascio di concessioni e/o di modifiche, mantenendo integri i vigenti Prg Calandra e Marcon e le classificazioni di queste zone fino alla definitiva adozione del nuovo Pug e di revocare in autotutela i piani di lottizzazione incoerenti con i vigenti piani regolatori e la bozza di Pudm. In particolare l’attenzione era sui piani di lottizzazione Pozzillo-Faffaianni di Brucoli (struttura turistico-alberghiera con 386 posti letto e complesso residenziale con circa 229 abitanti insediabili – progetto mai sottoposto a Vas) e di Cannatello di Costa Saracena (villaggio turistico con 696 posti letto un albergo con 596 posti letto e 12 mini-appartamenti con complessivi 60 posti letto), sull’ insediamento commerciale “Lidl Italia Srl” di contrada Pezzagrande (con parziale riduzione della fascia di rispetto cimiteriale), sul progetto di un capannone ad uso commerciale in contrada Balate (con una particella ricadente in massima parte nella fascia di rispetto cimiteriale).

“Peraltro questi ultimi due approvati in assenza del Puc ma con una singolare nota del tecnico incaricato che “comunica che tutte le aree, di cui alla richiesta, rientrano all’interno dell’ area commerciale…” – scrivono gli ambientalisti che, in attesa di conoscere le risposte contenute nel rapporto che il Dipartimento regionale  ha richiesto all’ amministrazione, prendono atto che con delibera del 16 aprile 2025 la giunta comunale ha adottato le misure di salvaguardia urbanistica proposte dal responsabile VI Settore – Servizi di pianificazione e sviluppo stabilendo la sospensione temporanea (12 mesi) dei procedimenti per l’approvazione di piani di lottizzazione e/o piani particolareggiati in pendenza del nuovo Piano urbanistico generale .

“La proposta si basa sui numerosi profili di rischio urbanistico, ambientale, giuridico e finanziario che comporterebbe l’approvazione di piani di lottizzazione che dovessero risultare incoerenti e incompatibili con il futuro Pug, con gli altri strumenti di pianificazione, con il principio di risparmio del consumo di suolo o che sono privi di tutte le necessarie valutazioni ambientali.– si legge in una nota-  Salvare Augusta per gli stessi motivi chiedeva questa elementare e doverosa misura di salvaguardia da ben tre anni, ci auguriamo che qualora il ritardo abbia prodotto danni e compromissioni del territorio i responsabili siano chiamati a risponderne. Nel pretendere il rispetto delle regole, chiediamo che in attesa del Piano urbanistico commerciale analoghe misure di salvaguardia siano adottate perché, per le medesime ragioni, non si possono consentire nuovi insediamenti commerciali che potrebbero confliggere e stravolgere gli strumenti di pianificazione”.


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