Scade il 14 maggio il termine entro il quale i privati, proprietari e conduttori di terreni di aree agricole, di villette e di stabili con annesse aree a verde, devono provvedere ad effettuare pulizia e taglio dell’erba nei propri terreni invasi da vegetazione e prevenire così ogni possibile rischio di incendio. Lo prevede l’ordinanza sindacale di prevenzione incendi e pulizia dei fondi incolti pubblicata nei giorni scorsi all’albo pretorio del Comune in prossimità dell’arrivo dell’ estate che vieta, inoltre, di accendere fuochi tra il 15 maggio e il 31 ottobre di quest’anno in prossimità di boschi, terreni agrari, lungo le strade comunali, provinciali e statali e lungo le sedi autostradali ricadenti sul territorio comunale.
La sterpaglia e la vegetazione secca in generale presente in prossimità di strade pubbliche o private, lungo le ferrovie, le autostrade nonché in prossimità di fabbricati o impianti in prossimità di lotti interclusi, di confini di proprietà, dovranno essere eliminati per una fascia di rispetto di larghezza non inferiore a 10 metri. I conduttori e gestori di fondi rustici e aree agricole di qualsiasi natura e loro pertinenze non coltivate a riposo abbandonate dovranno provvedere ad effettuare le necessarie opere di difesa passiva di prevenzione antincendio e un intervento di pulizia dei terreni provvedendo alla messa a nudo del terreno e alle immediato rimozione di rifiuti, covoni, cereali erbe, gramaglia, foglie secco o altro materiale combustibile che possa essere fonte anche accidentale di innesco di incendi, mantenendo per tutto il periodo estivo tale condizione.
Inoltre i gestori industriali che eserciscono impianti all’interno del sito industriale di Augusta, nonché i soggetti proprietari di impianti dismessi devono provvedere ogni anno alla scerbatura della vegetazione presente, nonché alla realizzazione di fasce tagliafuoco in prossimità delle parti di impianti, ivi comprese le tubazioni e altre apparecchiature di hold up per i quali è possibile prevedere scenari incidentali. Anche i concessionari di impianti esterni di gas di petrolio liquefatto in serbatoi fissi per uso domestico hanno l’obbligo di mantenere sempre sgombra e priva di vegetazione e l’area circostante al serbatoio per un raggio in finale non inferiore a 200 metri
Ai trasgressori verranno elevate sanzioni amministrative da 5 mila a 50 mila euro e a carico degli inadempienti verrà anche inoltrata una denuncia penale all’autorità giudiziaria.
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