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Taglio ai fondi Pnnr, il Pd: “Augusta perderà 8,27 milioni sui 13 finanziati”

Questo è quanto emerso al convegno su “Pnrr, zona industriale e transizione ecologica; quali vere opportunità?”, che si è svolto ieri a palazzo San Biagio su iniziativa del Pd provinciale

Con il taglio dei fondi del Pnrr il Comune di Augusta perderà 8,27 milioni di euro sui 13 milioni già finanziati per progetti, pari al 64% delle risorse destinate: di queste 4,83 milioni erano per  interventi di rigenerazione urbana che puntano a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale in città e 2,49 milioni per progetti di valorizzazione beni confiscati alle mafie, insieme alla riduzione degli obiettivi in una misura che ancora nei documenti nazionali non viene specificata da raggiungere per la riqualificazione di edifici scolastici, di cui scadono i target a fine anno. E’ quanto  emerso ieri mattina al convegno su “Pnrr, zona industriale e transizione ecologica; quali vere opportunità?”, che si è svolto a palazzo San Biagio  su iniziativa del Pd provinciale nell’ambito delle sei giornate dell’estate militante,  con l’obiettivo di confrontarsi e farsi interlocutore delle problematiche ed iniziative da intraprendere nel territorio insieme alle forze datoriali e sindacali.

Hanno preso la parola il commissario provinciale e senatore Antonio Nicita,  il senatore Alessandro Alfieri della segreteria nazionale, il deputato regionale Tiziano Spada, Cleo Li Calzi  responsabile Pnrr della segreteria regionale, i segretari generali di Cgil Roberto Alosi e della Uil  Ninetta Siragusa, (assente la segretaria della Cisl Vera Carrasi per cause indipendenti dalla sua volontà), il presidente di Confindustria Siracusa Gian Piero Reale, il segretario generale della Adsp Sicilia orientale Attilio Montalto, il responsabile provinciale della Cna Giampaolo Miceli, Davide Fazio, presidente di Unionports, assente Assoporto, ha moderato l’ex parlamentare Bruno Marziano.

“Dal dibattito sono sorte interessanti e fattive azioni immediate per il rilancio della zona industriale e del porto in un binomio indissolubile e volano dell’economia cittadina– ha detto il consigliere comunale Giancarlo Triberio che nel suo intervento ha posto l’accento sulla perdita dei milioni di euro dei fondi Pnrr destinati ad Augusta, “che avranno gravi ripercussioni sul futuro” ma anche sulla costante attenzione, “supportato dal commissario provinciale, sul prospettato bando per la gestione dei servizi portuali per 25 anni per valutare l’impatto economico ed occupazionale, in cui riscontriamo un assordante silenzio del sindaco, già a rischio di essere colpito con la revisione”.

Secondo il Pd in provincia sono stati eliminati progetti per 90,62. “Ciò che stona è la natura politica unilaterale delle decisioni che vengono prese su un piano che per il territorio rappresenta una necessaria opportunità. – ha aggiunto Triberio-  Ma ciò che più di tutti è inaccettabile è che dal sindaco non arrivi nessun sussulto di opposizione allo scippo romano e a quello che a tutti gli effetti è l’azzeramento della possibilità per il territorio di utilizzare la grande (ed unica per dimensione ed impatto) opportunità del Pnrr per recuperare sui divari territoriali, infrastrutturali, sociali ed economici e che di città? Rimane solo il nome e non le opere adeguate”.

La promessa che le risorse saranno recuperate sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, secondo il partito democratico,  è irricevibile ed è già smentito dal decreto Sud approvato la scorsa settimana risorse che sono già destinate al territorio per finanziare nuova progettualità. “La dotazione Fsc per la Sicilia non è un regalo di Roma né una conquista di palazzo d’Orleans: sono risorse nazionali che servono a finanziare nuovi investimenti necessari per lo sviluppo del territorio: usarle per rifinanziare interventi eliminati dal Pnrr vuol dire ammettere di tagliare la Sicilia, la provincia di Siracusa ed Augusta fuori dal Pnrr”- ha  concluso Triberio che insieme al suo partito promette  di vigilare in ogni sede sugli accordi bilaterali tra Governo e Regione Siciliana e sulla riprogrammazione dell’Fsc.

 

 


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