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Richiesta di ispezione urbanistica – edilizia, si riunisce l’Aula. “Salvare Augusta” scrive ai consiglieri

Il coordinamento delle associazioni ambientaliste ha invitato i consiglieri ad impegnare l’amministrazione ad annullare in autotutela ogni provvedimento e parere relativo a piani di lottizzazioni e interventi edificatori oggetto della richiesta ispettiva

Impegnare l’amministrazione ad annullare in autotutela ogni provvedimento e parere relativo a piani di lottizzazioni e interventi edificatori oggetto della richiesta ispettiva che presentino profili di “manifesta incoerenza” con la normativa urbanistico-edilizia e ambientale applicabile. Lo chiedono i componenti del coordinamento “Salvare Augusta”, le associazioni  Legambiente Augusta, Natura Sicula onlus, Punta Izzo possibile, Piano terra aps, Comitato stop veleni, Rinnova Augusta aps  ai consiglieri comunali che giovedì 14 marzo, alle 10, si riuniranno a palazzo San Biagio. Il consiglio  è stato convocato  dopo la richiesta dei  consiglieri di opposizione Giancarlo Triberio, Roberta Suppo, Uccio Blanco e Milena Contento che hanno ricevuto  l’istanza di intervento ispettivo in materia urbanistica – edilizia  inviato nelle scorse settimane da Legambiente e Natura Sicula alla Regione chiedendo di verificare alcuni piani di lottizzazioni approvati dalla Giunta e delle concessioni per una struttura alberghiera a Brucoli e un supermercato vicino al cimitero. In particolare, l’attenzione del coordinamento si è incentrato su quest’ultimo progetto in contrada Pezzagrande, per il quale in una nota  inviata ai consiglieri comunali e, per conoscenza al sindaco, agli assessori e ad altre autorità, si ribadisce che “ricade  in larga parte all’interno della fascia di rispetto cimiteriale di 200 mt. soggetta a vincolo di inedificabilità assoluta” e che all’interno dell’ area sono previsti un parcheggio privato pertinenziale dell’insediamento commerciale  per una capacità prevista di 130 posti auto, una rampa per il carico/scarico merci e percorsi pedonali impermeabili, un parcheggio pubblico oggetto di cessione al Comune, una nuova viabilità stradale comunale, un’area verde a uso pubblico e area sgambatura animali, entrambe oggetto di cessione al Comune.

“Appare pertanto evidente che la realizzazione delle suddette opere e dei conseguenti interventi di urbanizzazione primaria (reti fognarie, vasche di laminazione etc.), – si legge- cagiona una rilevante riduzione della fascia di inedificabilità cimiteriale che il legislatore ha imposto a tutela di primari interessi pubblici quali le esigenze di natura igienico-sanitaria, la peculiare sacralità (e la relativa silenziosità) dei luoghi destinati all’inumazione e alla sepoltura, il mantenimento di un’area di possibile espansione della cinta cimiteriale”. Inoltre secondo  le normative vigenti la competenza a deliberare eventuali interventi all’interno della fascia di rispetto cimiteriali è del Consiglio comunale, previo nulla osta dell’azienda sanitaria provinciale di Siracusa. Ne discende che la delibera di giunta municipale  del 15 maggio 2021, preordinata al rilascio del permesso a costruire e i successivi provvedimenti “dovrebbero essere annullati in autotutela, sconfinando essi nelle prerogative del civico consesso circa la valutazione della compatibilità dell’intervento con la tutela del decoro, del sentimento religioso e del culto dei defunti”.

Inoltre la collocazione del fabbricato commerciale risulta insistere in larga parte nella fascia inedificabile di rispetto stradale di 30 metri, così come evidenziata nel geoportale cartografico “Sistema informativo territoriale” (Sit) del Comune di Augusta e l’area in esame ricade inoltre in zona F per “attrezzature e impianti di interesse generale” e d’iniziativa pubblica, nella quale, come più volte segnalato dalle scriventi associazioni, “sono ammessi esclusivamente “interventi edilizi connotati da un positivo risvolto per l’interesse pubblico generale a soddisfare i bisogni essenziali della persona, aventi natura non commerciale”, mentre   è prevista l’edificazione di un fabbricato destinato ad ospitare un supermercato e che rientra  nella categoria degli insediamenti commerciali di media dimensione.

“Ne consegue che –prosegue la nota – la competenza ad esaminare l’istanza di autorizzazione commerciale ricade adesso sul Comune di Augusta, motivo per il quale la conferenza dei servizi dopo la sentenza del Tar Catania che ne aveva intimato l’indizione, inizialmente convocata per giorno 29/02/2024 al Dipartimento generale alle attività produttive, non si è tenuta. Stranizza il dato che in sede di giudizio amministrativo, l’amministrazione comunale ha prodotto in giudizio quanto “attestato dal professionista già incaricato dal medesimo Ente locale per la redazione del Puc”. Si tratta di un modus operandi quanto meno anomalo, atteso che quanto attestato dal professionista esterno è di per sé, a tutt’oggi, privo di qualsivoglia cogenza normativa, in quanto il Piano urbanistico commerciale non è stato finora sottoposto all’esame dell’aula consiliare ai fini della sua definitiva approvazione”.

Il Coordinamento Salvare Augusta rinnova, altresì, l’invito all’amministrazione e al Consiglio comunale a decretare una moratoria al rilascio di autorizzazioni e concessioni edilizie per opere di nuova costruzione che determinino ulteriore consumo di suolo, nelle more dell’elaborazione partecipata e dell’approvazione definitiva del Piano urbanistico generale e del Piano urbanistico commerciale. E ciò allo scopo di non vanificare il raggiungimento degli obbiettivi di sostenibilità ambientale imposti dal legislatore regionale – e fatti propri dall’amministrazione comunale nelle linee guida approvate con deliberazione di giunta municipale – per la nuova pianificazione generale e attuativa di livello comunale, a partire dalla riduzione del consumo di suolo “limitandolo ai soli casi in cui non sussistano valide alternative”.

“Non è più procrastinabile l’avvio di una nuova stagione di pianificazione urbanistica del territorio, che coinvolga istituzioni comunali, associazioni e cittadini per ri-disegnare insieme una moderna città ecosostenibile che tuteli e valorizzi i suoi beni culturali e ambientali e persegua attivamente l’obiettivo di azzeramento del consumo di suolo che l’Unione Europea impone di raggiungere entro il 2050” – conclude il coordinamento.


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