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Raccolta differenziata: Augusta non è tra i comuni “ricicloni”

Nel 2021 la raccolta si è fermata al 32, 9% secondo il dossier “Comuni ricicloni Sicilia 2022” di Legambiente

Nel 2021 al Comune di Augusta la raccolta differenziata si è attestata al 32,9% quindi abbondantemente al di sotto della percentuale prevista per legge del 65%. E in controtendenza con l’andamento  regionale positivo, che ha visto una crescita negli ultimi anni del numero dei comuni virtuosi in relazione alla percentuale dei rifiuti correttamente gestiti e condotti a riciclo:  oltre ai 51 Comuni rifiuti free (18 in più rispetto all’anno precedente), il 2021 ha fatto registrare  un  aumento di 61 enti locali in più che hanno superato il 65% di raccolta differenziata, e che sono arrivati a 231, anche se  complessivamente la raccolta differenziata in Sicilia, anche nel 2021, si è attestata sotto il 50% (48,7%), confermando la Sicilia fanalino di coda tra le regioni italiane.

È quanto risulta dalla pubblicazione del dossier “Comuni ricicloni Sicilia 2022” di Legambiente, che riporta i dati 2021 della gestione della raccolta dei rifiuti dei comuni siciliani. Secondo questo elenco il Comune  megarese a ben sei anni dall’avvio del servizio di raccolta porta a porta, non arriva neanche al 33% di raccolta differenziata, collocandosi al 130esimo posto tra i comuni siciliani che non rispettano l’obbligo di legge del raggiungimento del 65% di raccolta differenziata e producendo 407, 7 chili di indifferenziata a testa.

Fanno peggio in provincia solo Pachino con il 25,7% e Lentini con il 16, 7%  di differenziata per il 2021.

Per Giuseppe Alfieri, presidente di Legambiente Sicilia se da un lato, a livello regionale, ci sono segnali positivi di crescita dall’altro “c’è ancora molta strada da fare per contrastare il fenomeno deprecabile dell’abbandono indiscriminato di rifiuti e delle discariche abusive, così come occorre investire ancora tanto nella comunicazione relativa ai rischi per la salute e per l’ambiente che comporta lo smaltimento illecito dell’amianto e di altri rifiuti pericolosi”.

A questo proposito nelle settimane scorse il sindaco ha fatto sapere che sono stati oltre 200 i verbali elevati ad altrettanti sporcaccioni “pizzicate attraverso le registrazioni fotografiche delle stesse auto che scaricavano la spazzatura” creando diverse discariche a cielo aperto.


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