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Autorità portuale, dopo l’incontro con Confindustria Catania Munafò: “Augusta passa ancora in terzo piano?”

Munafò si è detto fiducioso dell'istituzione del Zes (zone economiche speciali) in Sicilia per le quali il Governo ha già stanziato 200 milioni nel prossimo triennio con l'obiettivo di attirare nuovi investimenti nelle aree portuali del Sud

Autorità del sistema portuale della Sicilia orientale, si torna a parlare di gestione e competenze dopo l’incontro fra il vice-presidente di Confindustria Catania, Antonello Biriaco, e il presidente dell’autorità portuale Andrea Annunziata. E il monito sulle attenzioni quasi passate in terzo piano per Augusta, arriva ancora una volta da Stefano Munafò, segretario generale territoriale della Uil Siracusa-Ragusa-Gela: “Perché la mia impressione è che dopo questo incontro fra Confindustria Catania e Autorità Portuale, Augusta venga dimenticata o passi in secondo piano. Perché si parla del sistema sud orientale del nostro territorio ma poi ci si concentra solo su altre zone, che noi rispettiamo s’intende, ma è come se Augusta oggi sia passata non in secondo ma addirittura in terzo piano”.

Munafò si è detto fiducioso dell’istituzione del Zes (zone economiche speciali) in Sicilia per le quali il Governo ha già stanziato 200 milioni nel prossimo triennio con l’obiettivo di attirare nuovi investimenti nelle aree portuali del Sud ma il segretario generale territoriale della Uil di Siracusa-Ragusa-Gela, ha poi ribadito che “questa manovra non deve essere solo una propaganda politica perché questi finanziamenti potrebbero realmente rilanciare tutto il sistema portuale ma solo se i soggetti interessati facciano la loro parte. E mi riferisco ad esempio alle associazioni industriali siracusane, visto che Confindustria Siracusa non è stata interpellata così come le istituzioni augustane che devono necessariamente farsi sentire anziché rimanere semplici spettatori. Insomma, le azioni di sviluppo ci piacciono ma devono riguardare tutti. E mi riferisco, ad esempio, al possibile utilizzo di strutture che oggi sono delle incompiute come l’Autoporto, per il quale furono spesi diversi milioni di euro senza però mai essere stato utilizzato. Purtroppo abbiamo un territorio che non viene utilizzato per le risorse che ha, vedi anche la Rada di Augusta che ha una conformazione naturale rispetto a tante altre coste”.

E infine un’ultima considerazione: “Ci ritroviamo ancora con il pontile di Targia che non rientra nel sistema dell’autorità augustana con gravi perdite da un punto di vista economico per il territorio. Vorrei proprio sapere cosa ne pensa il presidente dell’autorità portuale”.


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