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Autorità portuale di Augusta, insediato il neo commissario Errigo. Ministero e Anac valutano la presunta incompatibilità

Per Zappulla e Triberio, rispettivamente segretario regionale e responsabile di Augusta di Articolouno “non ci si può e deve permettere l’immobilismo”

Si è insediato venerdì scorso il neo commissario dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale Emilio Errigo, ex ufficiale della Guardia di Finanza in quiescenza anche se la sua nomina sarebbe tuttora al vaglio sia dello stesso ministero delle Infrastrutture che dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione.

A destare i dubbi degli addetti ai lavori e anche dello stesso ministero, all’indomani della firma del decreto da parte del ministro Paola De Micheli, è la presunta incompatibilità che potrebbe esserci considerato che il figlio Antonio è vicedirettore generale di Alis, l’associazione logistica dell’intermodalità sostenibile, fondata e presieduta da Guido Grimaldi, il cui gruppo armatoriale è terminalista a Catania e fra i principali operatori dello scalo etneo. Una parentela di cui il ministro non sarebbe stato messo al corrente, per questo motivo si starebbero facendo le opportune verifiche, nel frattempo Errigo si è comunque recato nella sede dell’Autorità portuale di Augusta e ha convocato anche il primo comitato di gestione per i prossimi giorni.

Sulla nomina del commissario straordinario, resa necessaria nelle ultime settimane dopo l’interdizione dai pubblici uffici del presidente Andrea Annunziata, coinvolto in un’indagine giudiziaria della procura di Catania, intervengono Pippo Zappulla e Giancarlo Triberio, rispettivamente segretario regionale e responsabile di Augusta di Articolouno che la considerano un fatto importante e si augurano, comunque, che Errigo possa interagire positivamente con il territorio, le sue istituzioni, le organizzazioni sociali e gli operatori.

“Se insistono valide ragioni di incompatibilità con la nomina del commissario Errigo il ministero assuma i provvedimenti necessari, ma si eviti di aggiungere alla oggettiva precarietà della sospensione del presidente Annunziata anche le incertezze sul commissario –dicono – L’Autorità portuale ha già vissuto lungi periodi di precarietà e di incertezza e non ci si può e deve permettere il sostanziale immobilismo proprio quando si dovranno realizzare le verifiche sulla classificazione dei porti e la competente Commissione europea accerterà anche quello di Augusta come rete Ten-T”.

I due condividono le preoccupazioni espresse da più parti, in primis da Assoporto Augusta, dalle organizzazioni sindacali e dalla Camera del Lavoro, in particolare, perchè il “porto continua a rappresentare il volano più importante di sviluppo, di crescita economica e di occupazione per l’intera Sicilia orientale e portentosa per la comunità di Augusta. Farlo ripiombare in una condizione di oggettivo immobilismo potrebbe – affermano- far perdere al sistema portuale e marittimo della Sicilia Orientale e allo scalo di Augusta opportunità importanti e fondamentali per il suo futuro. Non riteniamo, infatti,- concludono i due esponenti di art1 che inoltreranno nei prossimi giorni, al commissario, al ministro e al vice delle Infrastrutture e Trasporti un articolato documento- chiusa la possibilità che la Sicilia orientale e Augusta possa, e a nostro avviso debba, essere interessata e coinvolta dai nuovi traffici del mar mediterraneo compresa la cosiddetta via della seta. Ma per realizzare gli investimenti previsti e riaprire una forte interlocuzione con il governo nazionale e il ministero occorre un’Autorità portuale certa e autorevole”.


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