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“Augusta uno dei più importanti porti d’Italia”, il ministro Musumeci visita i cantieri al porto commerciale

L’esponente del Governo Meloni prima di partecipare alla premiazione del concorso “Il mito  e il mare”  ha fatto un giro nello scalo megarese accompagnato dal presidente dell’ Adsp  Di Sarcina, dal sindaco Di Mare e da alcuni parlamentari regionali e nazionali

“Non appena si saranno chiusi i cantieri, è previsto  nel 2025,  Augusta si sarà riappropriata del suo ruolo che deve avere nel versante orientale dell’isola, ma con una ricaduta complessiva su tutta l’Isola”. Parola del ministro per le Politiche del mare Nello Musumeci che oggi, prima di partecipare alla premiazione del concorso “Il mito  e il mare” dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale, che si è svolta in tarda mattinata a palazzo di città, ha fatto un giro nello scalo megarese dove sono in corso diversi lavori  accompagnato dal presidente dell’ Adsp Francesco Di Sarcina, dal sindaco Giuseppe Di Mare e da alcuni parlamentari regionali e nazionali.

“Augusta è oggi uno dei più importanti porti d’Italia, se riusciremo ad esaltare questa sua vocazione mercantile, e i lavori in corso servono a questo,  faremo in modo che le merci potranno essere scaricate dalle navi e poi portate a destinazione utilizzando il gommato per le tratte brevi e medie e  la linea ferroviaria”. – ha aggiunto l’ex presidente della Regione puntualizzando sulla necessità che si realizzi il Ponte sullo Stretto come infrastruttura per facilitare il trasporto delle merci.  E se Augusta si contraddistingue come porto  mercantile, in una logica di sistema  “Catania assumerà la sua naturale vocazione di porto turistico  e peschereccio, senza stupido provincialismo e stupide gelosie sono convinto che valorizzeremo la rete portuale di questo versante dell’Isola” – ha affermato  l’esponente del Governo Meloni che si è poi detto favorevole sulla possibilità che anche Siracusa possa entrare a fare parte dell’Autorità di sistema portuale che vede insieme oltre gli scali megarese e catanese, più  recentemente, anche Pozzallo: “sono convinto che il porto di Siracusa abbia tutti i titoli per immaginare un futuro di potenziamento e ampliamento, con la possibilità di cogliere ulteriori opportunità. Saranno le autorità locali a decidere se aprire a un confronto con l’autorità di sistema e con il Governo nazionale. – ha dichiarato- Il Governo nazionale è ben lieto di poter affrontare il confronto per determinare le scelte più conveniente per il territorio”.

E nel frattempo il Governo sta pensando alla riforma dei porti: “dovrà rendere omogeneo il quadro normativo nel rispetto delle specificità di ogni struttura portuale e di ogni territorio”- ha concluso.

 


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