Si chiama “Un albero per il futuro”, il progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale promosso dalla Fondazione Falcone e dal Centro nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale, e a cui hanno partecipato gli studenti delle prime classi dell’istituto superiore Gaetano Arangio Ruiz.
Due i momenti in cui è stato suddiviso, il primo in aula magna, per un incontro sui temi della legalità e del rispetto dell’ambiente, il secondo nel cortile della scuola, dove sono state messe a dimora due ginestre mentre la talea dell’albero di Falcone sarà curata e piantata in primavera.
Il progetto ha lo scopo di creare un bosco diffuso realizzato e seguito dai ragazzi che, come ha spiegato il personale civile e militare del reparto Carabinieri della Biodiversità di Cosenza, stanno mettendo a dimora queste piantine attraverso un’applicazione web. Tutte le piante, infatti, sono dotate di un QR code e verranno geolocalizzate. Questo permetterà ad ogni studente di poter vedere la propria piantina, di poterla curare e di vedere quanta anidride carbonica avrà sottratto dall’aria.
In questo grande progetto si inserisce quello di piantumare gemme dell’albero di Falcone, come un vero e proprio tributo alla nostra terra, che ha pagato con il proprio sangue la lotta alla mafia.
La pianta era nel giardino del magistrato nel 1992 quando fu ucciso a Capaci e i cittadini vi appesero tantissimo biglietti di protesta: dalle sue gemme ripiantate nascono questi alberelli piantati nelle scuole come segno di speranza, affinchè nei giovani la cultura della legalità rivolta all’ambiente nella sua interezza sbocci rigogliosa.
“Come scuola, riteniamo fondamentale affrontare con voi i temi della legalità, del rispetto dell’ambiente, dei buoni comportamenti che permettono la costruzione di una comunità solida e solidale. – ha detto la dirigente scolastica, Maria Concetta Castorina rivolgendosi agli studenti- Sarete voi gli adulti un domani ma anche ora, come giovani cittadini, potete fare la vostra importante parte. È un onore, poter accogliere “la Gemma di Falcone”, un albero dal grande valore simbolico. Mettere a dimora questa pianta vuol dire far nascere, germogliare, crescere e curare la cultura della legalità e della tutela dell’ambiente. Ringrazio di cuore quindi l’Arma dei carabinieri, il dipartimento di Diritto e la professoressa Giusi Lisi per aver creduto fortemente in questa iniziativa e la professoressa Rosa Anna Bellistri per l’organizzazione”.
Presenti alla manifestazione il tenente Giovanni Fagone, della compagnia dei carabinieri di Augusta e il comandante Paolo Cassia della stazione di Augusta.
“L’arma dei carabinieri – ha detto il tenente Fagone – è stata sempre vicina alle scuole facendo un’attività di promozione della legalità volta a favorire la creazione di una cittadinanza attiva dei cittadini del futuro, cittadini responsabili e impegnati nella giustizia e nella sostenibilità.”
Adesso il compito degli studenti del Ruiz, con l’aiuto di Franco Saraceno di “Area verde”, sarà quello di curare e custodire non solo le ginestre, ma anche la pianta di Falcone che verrà messa a dimora in primavera.
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