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Augusta, spostamento linea ferroviaria della Borgata e nuova stazione: via libera dalla Giunta regionale

Approvato progetto di fattibilità tecnico-economica del bypass ferroviario sulla tratta Siracusa-Catania, lo rendono noto i parlamentari Cannata e Auteri

Spostare i binari del treno fuori dal centro abitato di Augusta, realizzare una nuova stazione passeggeri con tanto di parcheggio e pensare a una viabilità dedicata e innesto dalla Sp1. È stato approvato ieri dalla Giunta regionale il progetto di fattibilità tecnico-economica del bypass ferroviario di Augusta sulla tratta Siracusa-Catania.

A darne comunicazione sono i parlamentari di Fratelli d’Italia Luca Cannata (Camera) e Carlo Auteri (Ars): “in questo modo si avranno rilevanti vantaggi, come la riqualificazione dell’area urbana, la liberazione del centro abitato dalla ferrovia e dai 3 passaggi a livello, la riduzione dell’impatto della linea ferroviaria sulle aree protette come le Saline e la risoluzione delle interferenze  con la viabilità esistente pur senza modificare significativamente le arterie principali e contribuendo così alla riduzione dei tempi di percorrenza della tratta tra Siracusa e Catania” – hanno spiegato

Le opere da realizzare prevedono la conclusione dei lavori entro giugno 2026, scadenza prevista dal Pnrr, e l’attivazione entro il 31 dicembre previa autorizzazione dell’Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali). “Sono tanti gli interventi in programmazione su Augusta che –  nei prossimi anni, – concludono Cannata e Auteri – anche grazie ai fondi derivanti dal Pnrr, vedrà una crescita senza precedenti”.

L’obiettivo è la riduzione dei tempi di percorrenza, dato che l’opera prevede 2,8 km di tracciato in sostituzione degli oltre 7 km di linea storica, e l’eliminazione delle interferenze con la viabilità cittadina.

Nel dettaglio, la variante di Augusta (bypass) ha inizio al km 276+300 della linea storica, appena prima del ponticello di via Vitaliano Brancati, e termina al km 283+985, in corrispondenza dell’imbocco della galleria.

L’infrastruttura è finanziata con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e con fondi statali per un investimento di circa 175 milioni (compreso l’allaccio al porto di Augusta). Rientra tra le opere commissariate, secondo quanto previsto dal cosiddetto “Decreto sblocca lavori”, al fine di accelerarne l’iter di realizzazione.

Il via libera del governo siciliano è propedeutico alla chiusura della conferenza dei servizi convocata da Rete ferroviaria italiana che potrà, una volta definita l’intesa con lo Stato, dare il via alla fase esecutiva del progetto.


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