Un ammasso di posidonia secca scaricata direttamente sulla sabbia che, in alcuni punti, è del tutto sparita lasciando spazio al mare. Ecco come si presenta dal post mareggiata delle scorse settimane la spiaggetta del Granatello, quel tratto di costa sabbiosa che si trova alla fine del lungomare della Borgata e che negli ultimi anni è diventata, se pur vi sia in vigore il divieto di balneazione, meta di tanti bagnanti augustani e luogo di incontro anche d’inverno, reso adesso impossibile dai cumuli di posidonia ammassati come scarico di pulizia, ma anche dalla presenza “di spazzatura che i soliti incivili buttano” – sottolinea il Movimento sociale fiamma tricolore che con la sezione “Pino Rauti” e il commissario provinciale Benedetto Giannotta “provvederà a richiedere all’assessore all’Ecologia ed all’amministrazione tutta la pulizia della spiaggia e farà di tutto affinché la stessa venga lasciata di libero accesso alla popolazione come sempre stato in questi anni” – si legge in una nota che solleva anche il caso della concessione da parte della Regione della parte più estrema della spiaggia ad un privato per la realizzazione di un pontile.
“Augusta, un’isola priva di spiagge – prosegue Giannotta -. Sembra una barzelletta ma, purtroppo, è la triste realtà, tra divieti di balneazione causati da pericoli per la salute pubblica o di caduta massi, ci ritroviamo a dover constatare l’assurda assenza di una spiaggia nella nostra città. È di questi giorni la notizia che la spiaggetta presente al Granatello (almeno una parte di essa) è stata data in concessione per la realizzazione di un pontile mentre un’altra parte è adibita allo scarico di alghe di risulta di pulizia. Come noto ai più la spiaggetta veniva usata da parecchie persone impossibilitate, per varie ragioni, a recarsi o ai lidi della Marina militare o al Faro Santa Croce per fare un bagno o semplicemente per approfittare del magnifico sole che bacia la nostra isola. A tale situazione si è creato un comitato spontaneo formato da normali cittadini denominato “Mare libero Augusta”, che si sta ponendo una domanda molto semplice ma a cui nessuno da una risposta: perché dare in concessione l’unica spiaggia libera di Augusta?”.
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