Sosta tecnica al porto di Augusta per “Life support”, la nave dei soccorsi di Emergency che ha concluso da poco la sua terza missione in mare effettuata, nel Mediterraneo la scorsa settimana con il soccorso di 105 migranti trasferiti il 10 marzo al porto di Brindisi. Dopodichè la nave della ong ha fatto tappa al porto megarese ed ha scelto Augusta per essere sottoposta ad interventi di manutenzione.
Da domenica è attraccata alla banchina della vecchia darsena, all’interno del “Cantiere navale Noè” dove si sta lavorando per il miglioramento del confort all’interno della supply vessel, la nave adibita a servizi speciali che ha spazi riprogettati ad hoc per le attività di accoglienza come un ponte di circa 270 mq, completamente coperto dove, oltre ai servizi igienici, i posti letto e alcune panche, è stato allestito anche un ambulatorio medico, essendoci a bordo anche un team sanitario composto da due infermieri e un medico. L’obiettivo è rendere quanto più accogliente possibile il natante già attrezzato a salvare vite umane, che può ospitare fino a 175 naufraghi, oltre al personale di bordo. Gli interventi in corso riguardano anche la sostenibilità ambientale con sistemi innovativi per l’utilizzo delle microplastiche.
Ha, invece, lasciato il porto di Augusta giovedì la “Geo barents” di Medici senza frontiere, la prima nave di una ong multata per non aver ottemperato alle nuove norme sul salvataggio dei migranti ai sensi del decreto Piantedosi, e per “non aver fornito tutte le informazioni richieste durante l’ultima rotazione che si è conclusa con lo sbarco ad Ancona” di 48 migranti”. Il provvedimento di fermo amministrativo di venti giorni e una multa da diecimila euro era stato notificato a febbraio alla nave che si trovava già in rada ad Augusta.
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