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Augusta, sarà intitolata a Marcello Giordani la piazza in costruzione a Monte Tauro

Lo ha deciso la giunta comunale che ieri ha approvato la relativa delibera  ricordando la carriera internazionale del tenore augustano  scomparso a 56 anni il 5 ottobre 2019

Sarà intitolata a Marcello Giordani, all’anagrafe Guagliardo,  tenore augustano di fama internazionale scomparso prematuramente il 5 ottobre 2019, all’età di 56 anni, la nuova piazza ancora in costruzione adiacente viale Epicarmo Corbino all’incrocio con Via Rosmini, nel quartiere  di Monte Tauro.

Lo ha deciso la giunta comunale che ieri ha approvato la relativa delibera  per attribuire la denominazione all’area, ricordando che  il tenore augustano, a 33 anni dal suo debutto al Festival di Spoleto nel 1986 con il ruolo del Duca di Mantova in Rigoletto, “al momento della sua prematura scomparsa era ancora all’apice della sua carriera; che era considerato dalla critica internazionale un tenore lirico puro, definito come “il più grande tenore della sua generazione”, in grado, grazie all’ottima tecnica che gli consentiva di proiettare perfettamente la voce, di sostenere anche ruoli da lirico spinto e drammatico; in virtù di una versatilità vocale che aveva il suo fiore all’occhiello in un registro acuto sicurissimo e squillante – si legge nella delibera- Dotato di una straordinaria fisicità che riempiva la scena offrendo ulteriore valore ai ruoli interpretati, aveva sviluppato un repertorio ampissimo che andava da Puritani, Elisir, Lucia, passando per l’Arnold di Guglielmo Tell, sino a tutti i principali ruoli verdiani (ben 12 ruoli di Verdi) per finire con Puccini e il verismo di Pagliacci e Andrea Chenier. Senza tralasciare i suoi impegni nel repertorio francese con Manon, Faust, Les Huguenots, Roméo et Juliette e Werther”.

Durante la sua carriera, di respiro internazionale, Giordani ha calcato i più importanti teatri del mondo, come la Scala di Milano, il Metropolitan di New York, l’Opera di San Francisco, Vienna, Brooklyn, Chicago, Londra, Bilbao, oltre ai teatri della “sua” Sicilia, diretto dai più prestigiosi direttori d’orchestra dell’ultimo mezzo secolo di storia dell’opera. Il tenore, inoltre,  non “ha mai rinunciato al legame forte con la sua Augusta, dove aveva avviato numerosi progetti per i giovani, tra cui la fondazione dell’Accademia musicale Marcello Giordani Yap, che coltiva, tutt’ora, una fucina di giovani talenti musicali. Da ultimo, aveva riportato la lirica al teatro greco di Siracusa con la Turandot, poi replicata, sempre con successo, al teatro antico di Taormina” – si legge tra le motivazioni.

La proposta ha già ricevuto il parere favorevole della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Siracusa e dovrà essere autorizzata  dal prefetto di Siracusa o dal sottoprefetto, udito il parere della regia deputazione di Storia patria, o, dove questa manchi, della società storica del luogo o della regione.


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