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Augusta, riprendono i lavori di consolidamento del Castello svevo, non sarà demolito il carcere

Lo hanno annunciato oggi durante una conferenza stampa il sindaco Di Mare, il parlamentare Auteri e il direttore di cantiere Marzio

Riapre oggi il cantiere dei lavori di consolidamento del Castello svevo, fermi da diversi mesi e che non prevedono più le demolizioni  del corpo carcerario, fatta eccezione per le celle. Lo hanno detto questa mattina  durante una  conferenza stampa che si è svolta all’ingresso del monumento simbolo di Augusta il sindaco Giuseppe Di Mare, il parlamentare regionale di Fratelli d’Italia Carlo Auteri e Carlo Marzio, il direttore tecnico della ditta “Lares” aggiudicataria dell’appalto, presenti anche il dirigente nazionale di FdI  Pietro Forestiere, il presidente del consiglio comunale, alcuni assessori e consiglieri.

 “Oggi grazie soprattutto alla pressante azione dell’onorevole Auteri che a sua volta è stato, come dire, ogni giorno da me anche sollecitato, si riapre il cantiere dei lavori e siamo certi che si riapre per avere anche una data definitiva di consegna di quest’opera fondamentale per la nostra città – ha detto il sindaco Giuseppe Di Mare – È un’opera su cui noi ogni giorno ci impegniamo nelle interlocuzioni e nelle azioni che  mettiamo in campo per ridarla ad Augusta e sono certo che con la collaborazione di tutti gli attori coinvolti questo sarà fatto nel più breve tempo possibile”.

Il deputato Auteri  ha ricordato l’impegno assunto un anno fa per un intervento importante “su un’opera  eccezionale come il castello svevo, che va ridato alla città. Ricordiamo che questo è il primo lotto del lavoro di 4 milioni di euro e stiamo lavorando anche per il completamento dell’altra parte del Castello. – ha dichiarato-  Come ho sempre detto Augusta non è una città seconda a nessuno, è una città  importante strategica della provincia di Siracusa e un bene così prezioso va ridato alla città. Questo è frutto anche di un lavoro di grande sinergia fra il sottoscritto e questa amministrazione comunale  e quando c’è sinergia e collaborazione i risultati arrivano. Non finirò mai di ringraziare l’assessore ai Beni culturali Francesco Scarpinato, che fin dal  primo giorno insediatosi ha dato subito mandato al direttore Carmelo  Bernardo per attivare tutte le procedure e grazie alla ditta, spero di arrivare qua fra 24 mesi ad inaugurare parte del castello”.  

Il direttore del cantiere ha assicurato il massimo impegno della ditta per arrivare  a settembre 2025 a consegnare “finito il primo lotto che poi è la parte più bella, la parte angioina e quella meglio conservata. I lavori si sono interrotti perché c’è stato un ripensamento sul progetto iniziale,  che   prevedeva la demolizione del corpo carcerario. – ha aggiunto –  La demolizione  era invisa credo un po’ a tutta la popolazione, quindi ci siamo dovuti fermare e capire un attimo cosa si potesse fare soprattutto staticamente ”.

Cosi la ditta ha effettuato  verifiche e  calcoli,  incaricando un tecnico, un professore universitario, ed è venuto fuori, come riferito oggi, che per garantire la staticità dell’antico monumento non sarebbe necessario eliminare le superfetazioni cosi come, invece, prevede il progetto originario: “non c’è bisogno di demolire tutta la parte alta del corpo carcerario, quella che si vede entrando dalla Porta spagnola rimarrà. Le celle, invece, sicuramente saranno demolite, hanno un peso enorme e sono tutte in falso rispetto ai muri portanti”.  –ha aggiunto Marzio.

I lavori sono stati consegnati a maggio 2021, quindi di fatto già sono trascorsi i due anni previsti dall’appalto anche se il cantiere, come detto, è stato sospeso circa 9  mesi fa. A parte i calcoli esecutivi sulla staticità dell’imponente  manufatto, in questi mesi la ditta ha provveduto ad effettuare una pulizia radicale dell’area attorno alla torre bugnata visto che a causa del degrado e della vegetazione  incolta non si poteva neanche accedere, “realizzato gli esami archeologici, eseguite  tutte le demolizioni dei pavimenti dell’ala ovest. Siamo pronti  per  fare i consolidamenti, quelli definitivi e porteremo a termine la parte strutturale di restauro dell’ala ovest”. – ha concluso il direttore dei lavori, che non basteranno tuttavia a rendere fruibile tutto il castello. Per questo sarà necessario impiegare altri “fondi che -assicura Di Mare- ci sono. Quello che   manca è la progettazione. Ci stiamo attivando insieme all’assessorato regionale,  all’onorevole Auteri per far realizzare la progettazione”.


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