Sarà realizzato con i fondi del Pnrr un rifugio per donne vittime di violenza, con annesso micro nido, che nascerà all’interno del bene confiscato alla mafia di Baia di Arcile, di proprietà del Comune da diversi anni.
Con decreto del direttore generale l’Agenzia per la coesione territoriale sono stati, infatti, approvati gli atti relativi ai lavori della commissione di selezione dell’avviso pubblico che ha ammesso a finanziamento “il progetto per la realizzazione di un centro antiviolenza con casa rifugio e micro nido attraverso la demolizione e ricostruzione del fabbricato esistente e la sistemazione parziale delle aree esterne” presentato nei mesi scorsi dal Comune nell’ambito del Pnrr Missione 5 – Interventi per la coesione territoriale – Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea NextGenerationEU.
Il progetto è stato interamente finanziato per l’importo di 2 milioni e 491 mila euro – previsto un cofinanziamento del Comune di 60 mila euro – e nella graduatoria di merito si è posizionato al 74esimo posto (con il punteggio di 8,22) su 242 progetti finanziati su un totale di 543 progetti presentati in tutta Italia.
Il rifugio per donne vittime di violenza sorgerà su un terreno con un vecchio fabbricato che si trova a Baia di Arcile, zona residenziale fuori dal tessuto urbano augustano e caratterizzato, per lo più da villette per la villeggiatura estiva che, dopo essere stato sequestrato ad un esponente della mafia lentinese nel 2000, fu consegnata al Comune nel 2009, ma da allora non è mai stato utilizzato.
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