Anche Augusta parteciperà alla mobilitazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil in programma oggi a Palermo, Messina e Catania per chiedere risposte dal governo. Per questo nei giorni scorsi si è tenuta, al centro Caritas della Borgata, un’assemblea degli iscritti dei tre sindacati dei pensionati che sono stati invitati a partecipare considerata l’importanza del momento e delle rivendicazioni che riguardano pensioni, fisco, sviluppo sociale per una manovra adeguata.
A fare gli onori di casa Carmelo Lo Turco, segretari Spi-Cgil Augusta, hanno presenziato Antonio Bruno della Fnp- Cisl federazione dei pensionati, Giuseppe PIazzese dello Spi-Cgil, Emanuele Sorrentino segretario generale della Uil pensionati
“Tre sono gli appuntamenti in cui portiamo avanti le istanze relative alle nostre proposte fatte dalle confederazioni dei sindacati nazionali per fisco, riforme delle pensioni e utilizzo dei soldi della manovra finanziaria- ha detto Bruno (Fnp- Cisl)– riteniamo che gli 8 miliardi previste dalla legge Bilancio debbano essere destinate esclusivamente a ridurre il carico fiscale dei lavoratori e dei pensionati mentre sappiamo che c’è chi vuole finanziare altro come ad esempio le partite Iva creando delle difficoltà anche per l’utilizzo delle cifre”.
Piazzese (Spi-Cgil) ha ricordato che “le nostre rivendicazioni sono le pensioni, il fisco, gli investimenti, la legge sulla non autosufficienza di cui si parla da tempo” sottolineando anche che il sindacato a livello nazionale non era stato ascoltato anche se nell’ultima riunione dei vertici nazionali si è verificato un minimo di apertura almeno per quanto riguarda il fisco e le pensioni.
“A noi non piace il documento finanziario del Governo, siamo intervenuti nella prima fase perchè non c’è stato molto ascolto da parte del governo di Draghi quando abbiamo fatto le nostre proposte- ha tuonato Sorrentino (Uil pensionati)- Non va bene la legge sulle pensioni, non può ogni volta ogni governo cambiare senza fare una legge che vaga per sempre. C’è un problema di sviluppo di digitalizzazione molte risorse vanno spese lì dobbiamo modernizzare questo paese e gli 8 miliardi di euro sarebbero un toccasana per le indicazioni del sindacato”.
I sindacati dicono “no” a quota 102, “si” alla pensione dai 62 anni o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età, intendono migliorare l’ “Opzione donna” e rafforzare l’ “Ape sociale” estendendo la platea dei lavori gravosi e usuranti. Sul fisco è importante incrementare le risorse da destinare a ridurre le tasse a lavoratori e pensionati, contrastare il lavoro nero, rafforzare le politiche industriali di sviluppo e affrontare sfide di transizione ambientale e digitale e sbloccare investimenti per ricerca e innovazione, non dimenticando una legge quadro sulla non autosufficienza a difesa dei più fragili e il contrasto alla povertà.
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