La Regione completi il Consiglio di amministrazione dell’Ipab “Orfanotrofio Parisi Zuppelli Santangelo” nominando il suo rappresentante, così da revocare il commissariamento e affinchè sia eletto, al suo interno, il presidente e sia messo nelle condizioni di espletare le funzioni per cui la fondazione è nata. Ad intervenire sullo stallo dell’ Ipab augustana è Mimmo Di Franco, presidente dell’associazione filantropica “Umberto I” che sottolinea che due anni fa, il 24 marzo 2021, con determina sindacale, furono nominati i 2 componenti del Comune per la formazione del consiglio di amministrazione e anche l’Arcidiocesi indicò i suoi due rappresentanti, ma a “tutt’oggi il Consiglio di amministrazione, che avrebbe dovuto gestire la fondazione, è monco per mancanza del componente regionale come previsto per legge – dice -. L’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali Antonio Scavone anziché nominare un suo rappresentante, ha commissariato la fondazione, con aggravio di spese per la Regione, considerato che i componenti sono nominati a titolo gratuito”.
Il presidente dell’associazione filantropica, allora denominata Società operaia, che insieme al presidente del circolo Unione, doveva sovraintendere alla gestione della fondazione riferisce che, secondo i documenti olografi in suo possesso proprio per questo ruolo della filantropica, la fondazione aveva lasciato, nel 1925, “la somma di circa 2 milioni in contanti e quasi 400 mila mq di terreno. Questa ingente somma doveva essere destinata ai bambini orfani di guerra, con il compito di farli studiare e accompagnarli nella loro crescita. Per quanto di mia conoscenza – prosegue – non ho contezza di ciò che è stato fatto dalla nascita ad oggi e che è stata fatta rispettare la volontà del defunto benefattore. Nel 2000, con la legge regionale 328, questa fondazione, privata, è stata trasferita alla Regione Sicilia, come una Ipab, istituzione pubblica di assistenza e beneficenza”. Da qui la richiesta alla Regione perché provveda a nominare al più presto il suo rappresentante nel Cda che metterà fine al commissariamento ad acta.
La fondazione nacque nel secolo scorso dopo che il cavaliere Carmelo Parisi Zuppelli destinò tutti i suoi beni, compresi quelli della moglie Marietta Santangelo, per creare un orfanotrofio destinato al ricovero, mantenimento, assistenza, educazione fisica e morale, istruzione e insegnamento religioso di ragazze povere, che avevano perso entrambi i genitori.
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