In tendenza

Augusta, “Onore ai caduti di Nassiriya”: scoperta un’epigrafe alla caserma “Vincenzo Alì” dei Carabinieri

A donarla l’associazione  Lamba doria, l'iniziativa promossa  in collaborazione con l’amministrazione comunale

Una epigrafe commemorativa in onore ai caduti di Nassiriya da oggi accoglie chi si reca  alla caserma “Vincenzo Alì” della compagnia dei Carabinieri di via Aldo Moro, donata dall’associazione Lamba doria in collaborazione con l’amministrazione comunale.

Ad averla scoperta, questa mattina in occasione del XX anniversario della strage del 12 novembre 2003, -quando  durante la guerra d’Iraq un attacco contro le forze armate italiane  impegnate nella missione militare “Operazione antica babilonia” provocò 28 morti- sono stati il colonnello Gabriele Barecchia, comandante provinciale dei Carabinieri, il sindaco Giuseppe Di Mare, e il referente dell’associazione Lamba Doria Francesco Paci durante una cerimonia che si è svolta alla presenza dei vertici delle autorità civili e militari, delle forze dell’ordine  e dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche.

Questi momenti non sono rituali sterili, sono momenti che ci servono per vivificare il ricordo dei nostri caduti, tra l’altro questa regione ha pagato un prezzo altissimo in quella circostanza. – ha detto Parecchia- Nassiriya è una ferita che tuttora sanguina nel cuore di tutti quanti noi, io ricordo come chiunque altro, penso perfettamente a quei momenti. Oggi per merito della situazione di questo paese in questa caserma che ancora non abbiamo inaugurato, ma inaugureremo prima o poi, scopriamo una lapide che ricorda  nel ventennale questo momento tristissimo. Lo facciamo in famiglia, lo facciamo in casa con i vertici di tutte le forze armate, le forze di polizia, le forze armate dello Stato in servizio e in congedo, le associazioni, i miei comandi di stazione e con tutti coloro che animano questa situazione, la nostra famiglia”.

Il sindaco Di Mare ha sottolineato come “oggi più che mai per i tempi che viviamo è importante ricordare a noi grandi e ai più piccoli per indicare quella che è la strada della pace, questi uomini, questi eroi italiani che, nell’assolvimento dei loro compiti di pace, lasciano la vita per assolvere il proprio dovere di eroi di un grande paese. Oggi consentitemi di dire grazie a tutti voi che indossate una divisa in un momento difficilissimo per il nostro mondo: voi ogni giorno affrontate oltre l’ordinarietà delle nostre città, ma sappiamo che ci sono mezzi del nostro paese che si recano verso il Medio Oriente, che ci sono uomini e donne in diverse parti del mondo a tutela della pace”.

Paci ha ricordato che la strage di 20 anni fa, nella quale morirono 12 militari dei Carabinieri, 5 militari dell’esercito, oltre a 2 civili e 9 iracheni, “ha lasciato una ferita ancora non rimarginata nei cuori delle loro famiglie, nei nostri cuori e la Lamba Doria per questo  ha voluto donare questa lapide in ricordo proprio del sacrificio di questi servitori dello Stato che nell’intento di portare la pace e la democrazia in un paese che era dilaniato da anni di guerra hanno appunto perso la vita”.

Davanti alla lapide è stata deposta una corona d’alloro benedetta dal cappellano militare dei Carabinieri della Sicilia orientale don Rosario Scibilia, e il maestro Carmelo Vinci ha intonato con la tromba il “silenzio”. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il maggiore Stefano Santuccio, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Augusta, l’ammiraglio di divisione Andrea Cottini, comandante di Marisicilia e il presidente di Lamba Doria di Siracusa, Alberto Moscuzza.

 


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni