La storia della comunità di Brucoli rivive attraverso i toponimi che l’amministrazione ha attribuito ad alcune vie sorte in prossimità del borgo marinaro a seguito dell’incremento dell’edilizia privata e che sono state approvate con apposita delibera di giunta.
“Si tratta di denominazioni che abbiamo attinto alla storia di Brucoli nomi che esprimono l’identità civica e religiosa della comunità o legati alle secolari vicende dell’eremo dell’Adonai che ha ospitato i primi cristiani durante le persecuzioni” – fa sapere l’assessore alla Cultura e Toponomastica Giuseppe Carrabino che si dice grato con il consigliere comunale Roberto Conti “che è stato motivo di supporto nell’elaborazione della toponomastica di questo comprensorio” e con l’assessore Giuseppe Tedesco che “segue con grande passione le esigenze delle ridente frazione balneare”.
Ecco le denominazioni delle vie: via San Neofito; via Sant’ Agatone, vescovo di Lipari (La più grande delle grotte, trasformate dai greci in una vera e propria necropoli, fu intitolata alla Mater Adonai. Le figure dipinte sullo sfondo risalgono al III secolo e furono realizzate da Sant’Agatone, vescovo di Lipari, che vi trovò rifugio insieme ai cristiani lentinesi);
via frate Antonino Castro da Carlentini, ultimo eremita dell’Adonai; via dei santissimi Alfio, Filadelfo e Cirino, martiri lentinesi; via santi Cleonico e Stratonico, martiri del Monte sopra Megara; via dei Maestri d’ascia; via frate Alfonso Vico, eremita di Maria dell’ Adonai, autore dell’opera “Neofito, ossia cenno storico delle Grotte del greco”, alle falde del monte Assia in Sicilia, dei santi che le abitarono, dell’immagine di Maria Mater Adonai e dell’eremo sotto questo titolo;
via frate Giuseppe Balconieri, eremita dell’Adonai; via frate Luca Lorespinosa, capitano aiutante maggiore del reggimento Real Palermo, eremita di Maria dell’ Adonai;
via frate Luigi Delòn da Faenza, capitano di cavalleria, fondatore dell’eremo dell’ Adonai. Uomo di insigne laboriosità, fede e devozione. A lui si deve la costruzione del cenobio;
via Santa Tecla; via Mario Mentesana, autore della Storia di Brucoli; via dei Castellani di Brucoli; via Caduti di Brucoli del 17 luglio 1943.
“Abbiamo voluto fortemente queste denominazioni, frutto di una storia che appartiene alla comunità di Brucoli – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Di Mare – anche questo atto deliberativo si inserisce nel novero di quella programmazione che mira alla valorizzazione del borgo intrapresa dalla nostra amministrazione”. Per procedere alla formale intitolazione delle vie bisognerà acquisire la prescritta autorizzazione da parte del prefetto di Siracusa.
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