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Augusta, nono bollettino della società augustana di Storia patria in corso di stampa

È in corso di stampa il nono numero del Bollettino nell’anno in cui la Società augustana di storia patria celebra i suoi primi 5 anni di vita caratterizzato da una corposa attività editoriale e da una lunga serie di eventi culturali e collaborazioni con altre realtà culturali e con gli istituti scolastici.  Il Bollettino si apre con “l’Editoriale del socio onorario” a cura di Antonello Forestiere, il primo articolo curato da Salvatore Romano intitolato “Augusta: la Confradia de los esclavos de Nuestra Señora de la soledad y la su imagen” è dedicato alla storia dell’ex confraternita fondata nel 1683 dai militari spagnoli di stanza nel Castello di Augusta. Il lavoro, che prende spunto da un reperto marmoreo custodito nella chiesa di San Francesco di Paola, farà conoscere al lettore l’inedito statuto della Confraternita scritto in castigliano nel 1683 e custodito nell’Archivio storico diocesano dell’Arcidiocesi di Siracusa. Il documento interamente trascritto, con libera traduzione a fronte, ha rivelato anche i nomi degli antichi confrati fondatori e le date miliari legate all’antico sodalizio, tra cui quella della prima processione della statua dell’Addolorata per le vie cittadine e ha offerto l’occasione di formulare una serie di riflessioni legate alla confraternita, al culto, alla tradizione religiosa augustana e all’immagine sacra della tradizionale “statua da vestire” il cui canone scultoreo è madrileno.

Il secondo articolo “Archeologia urbana di Augusta. Nuovi dati sulla genesi della città”, di Giuseppe Cacciaguerra, archeologo e membro dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale del Consiglio nazionale delle ricerche di Catania. L’autore, dopo aver puntualizzato come le ricerche storiche si siano concentrate essenzialmente sull’età sveva e sullo sviluppo delle fortificazioni urbane tra la seconda metà del XVI e il XVIII secolo, evidenzia la necessità di nuove indagini archeologiche riguardanti i periodi antecedenti la “fondazione federiciana poiché la penisola accolse certamente una forma insediativa in età storica, dalla natura ancora incerta, nell’area genericamente oggi occupata dal Castello svevo e dalle fortificazioni seicentesche. Questo insediamento era dotato di una certa continuità di vita tra l’età greco-ellenistica e l’età islamica, con una generica e più incerta attribuzione per l’età romana imperiale. In una fase ancora precedente vi era certamente un insediamento di età preistorica, cronologicamente indefinibile, ma la cui definizione topografica ancora sfugge vista la vastissima area di distribuzione dei manufatti”.

Il terzo contributo è di Raffaele Migneco Omodei, dal titolo “Interessanti accadimenti nel tratto di costa da “Capo Santa Croce” alla “Grotta a tre piani” è un viaggio via mare lungo la scogliera augustana, resa ancor più bella dalle singole “storie poco conosciute o inedite, o semplicemente interessanti” a essa legate. L’autore riferisce anche l’interessante proposta di un geologo per il consolidamento ecologico dei tratti franati in alternativa all’interdizione balneare in atto predisposta per un tempo imprecisato.

Il quarto contributo “Augusta è città” è stato scritto da Carmela Mendola. Si tratta di un report dedicato alla storica giornata del 2 dicembre 2022 quando al Comune di Augusta è stato ufficializzato il titolo onorifico di “città” conferito del presidente della Repubblica Mattarella. Nel report l’autrice ha sintetizzato i discorsi delle autorità intervenute.

Il quinto articolo, di Antonello Forestiere, è intitolato “Salvatore Todaro: la memoria ad Augusta di un eroe dall’animo nobile”. Si tratta della sintesi della relazione da lui tenuta per la celebrazione dell’80° anniversario della morte del comandante Todaro, al comando della 4.a Divisione navale – Comforpat.   


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