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Augusta, “no” allo spostamento del Centro di salute mentale del Muscatello in altri locali

Scarpato, presidente del Movimento per la difesa del cittadino e Giannone, attivista  auspicano che l’Asp  non trasferisca la struttura ambulatoriale dalla palazzina dove si trova adesso alla nuova ala del nosocomio cittadino

No allo spostamento del Centro di salute mentale nel nuovo padiglione dell’ospedale Muscatello. A dirlo sono Giuseppe Scarpato, presidente del Movimento per la difesa del cittadino e Maria Giannone, attivista a difesa dell’ospedale, che ritengono non idonea l’ipotesi che sta circolando in questi giorni di un possibile trasferimento della struttura ambulatoriale dalla palazzina dove si trova adesso, che è sempre dentro il perimetro dell’ospedale ma distaccata, in alcune stanze a piano terra nella nuova ala del nosocomio, accanto al reparto di Psichiatria. Nella palazzina che, tra l’altro qualche anno fa è stata ristrutturata con fondi europei proprio per ospitare il centro di salute mentale, come recita la tabella all’ingresso, si dovrebbe trasferire il servizio di Vaccinazione dove, a sua volta, verrebbe invece allocata  la Neuropsichiatria infantile.

“Capiamo che bisogna fare dei lavori ma se si devono fare dei trasferimenti, come ad esempio la Cardiologia nel nuovo padiglione, non si capisce perché si devono intaccare altri servizi. L’Asp i problemi li deve risolvere non crearli – affermano i due che si dicono pronti a mettere in atto azioni di protesta- Pensiamo che questo trasferimento accanto al reparto nel padiglione nuovo, dove ci sono anche uffici, non sia idoneo per il tipo di cure che vengono somministrate. E che più di altre, necessitano di tranquillità e riservatezza per i pazienti e per le famiglie che vi si rivolgono che non si possono sottoporre ad ulteriore stress. Finisce che magari poi chi ha veramente bisogno di essere seguito a non viene più nemmeno a curarsi”.

“Qua ci troviamo benissimo, c’è la giusta riservatezza, il parcheggio, non c’è la confusione che ci sarebbe altrove– ha commentato una paziente in uscita dal centro dove, al momento, tra l’altro, c’è un solo medico psichiatra in servizio tutti i giorni la mattina, fino al sabato, mentre dovrebbero esserne almeno tre.

“Siamo stati in silenzio per troppo tempo – conclude Giannone – ora è giunto il momento di tornare a farci sentire, auspichiamo che l’Asp non effettui questo trasferimento”.

 


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