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Augusta, nessuna  aggressione né minacce contro il sindaco: per il giudice “il fatto non sussiste”

Lo ha stabilito il Tribunale penale monocratico di Siracusa che ha prosciolto dalle accuse, sia da quella di lesioni personali che di  minaccia l’augustano Aldo Raina

Non ci furono nè aggressione né minacce lo scorso ottobre ai danni del sindaco Giuseppe Di Mare. Lo ha  stabilito il Tribunale penale monocratico di Siracusa che lunedì, al termine dell’udienza, ha prosciolto da tutte le accuse, sia da quella di lesioni personali in seguito ad una presunta aggressione fisica, sia da quella residuale di minaccia, l’augustano Aldo Raina, assistito dall’ avvocato Dario Fazio del Foro di Catania,  mentre il difensore di parte civile del sindaco era  Mattia Serpotta.

L’uomo era stato denunciato dal primo cittadino perché, a suo dire, dopo essere stato richiamato mentre stava abbandonando dei rifiuti edili, “in maniera del tutto irregolare, in un carrellato a servizio di un’attività commerciale” nei pressi dei Giardini pubblici, lo avrebbe aggredito. Ipotesi questa che era già stata esclusa dallo stesso procuratore, come riferisce l’avvocato della difesa,  in seguito alla visione dei filmati delle videocamere di sorveglianza.

Per  l’imputazione per il reato di minaccia nell”udienza predibattimentale, in seguito alle discussioni del difensori della parte civile e del Pm, che chiedevano che si procedesse con il giudizio dibattimentale, nonchè del difensore dell’imputato, che chiedeva invece non doversi procedere, Raina è stato assolto con la formula “perchè il fatto non sussiste”.

“E’ la fine di un incubo, sono stato processato sommariamente sui social e additato come un violento, in seguito alle dichiarazioni degli interessati, per fortuna la giustizia ha funzionato”– ha dichiarato Raina.

Le sentenze si rispettano. Ho profondo rispetto per il lavoro della magistratura, attenderò le motivazioni del Tribunale di Siracusa e, com’è nel mio diritto, insieme al mio avvocato, decideremo se e come procedere. Rimango, tuttavia, convinto di essere stato offeso, sul piano fisico e verbale. Per il resto, sono sereno: ho fatto il mio dovere di sindaco e rifarei lo stesso nei confronti di qualunque cittadino se questi conferisse rifiuti contro ogni regola. Spero soltanto che non si ripeta l’accaduto ad opera di chi confida nell’impunità” –ha commentato il sindaco.

 

 

 

 


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