Ultime news

Augusta, nessun collegamento tra protocollo sull’accoglienza dei migranti e Hotspot dentro il porto

Il primo cittadino ha ribadito la contrarietà, da sempre, alla nascita dentro il porto della strutture per migranti sostenendo che c’è già l’impegno del Governo nazionale a spostarlo fuori dallo scalo commerciale e dichiarando di aver sempre sostenuto in tutte le sedi che il porto di Augusta non può essere il primo punto di sbarco per migranti

Il protocollo d’intesa sulla gestione dell’accoglienza ai migranti al porto non ha alcun collegamento con la realizzazione di un hotspot dentro il porto. Solo chi vuole fare campagna elettorale accomuna le due cose”. Lo ha detto ieri mattina il sindaco Cettina Di Pietro, che ha tenuto una conferenza stampa al Comune accanto agli assessori Rosanna Spinitta e Giuseppe Canto per spiegare il proprio punto di vista rispetto alle recenti dichiarazioni del parlamentare regionale Enzo Vinciullo e dei consiglieri comunali Giuseppe Schermi e Angelo Pasqua, che l’hanno accusata di aver autorizzato il centro di primo soccorso e accoglienza, che sorgerà al porto con il protocollo d’intesa tra Comune e Prefettura di Siracusa e associazioni di volontariato del 7 agosto, approvato dalla Giunta comunale il 15 settembre.

In passato – ha spiegato il sindaco – esisteva già un protocollo d’intesa in cui Augusta non figurava. Era scaduto ed è stato rinnovato su sollecitazione del prefetto, e libera il Comune di Augusta da una serie di incombenze che non erano sue perchè è vero che il porto si trova in territorio comunale ma è anche vero che è di competenza dell’Autorità di sistema portuale. Il progetto sul centro di primo soccorso che mi è stato rappresentato prevede che il centro sia spostato in un’area più decentrata, che l’attendamento esistente deve sparire e l’area dove si trova adesso deve essere lasciata sgombra. Nel frattempo si ricercherà un altro punto di sbarco, ma fuori dall’attuale perimetrazione del porto. Sarà mia cura parlare con il presidente dell’Autorità di sistema, Annunziata, per verificare se si parla di ampliamento. Se le altre forze politiche mi vogliono aiutare nella ricerca di altro luogo dove spostare l’ Hotspot, ben venga”.

Il primo cittadino ha ribadito la contrarietà, da sempre, alla nascita dentro il porto della strutture per migranti sostenendo che c’è già l’impegno del Governo nazionale a spostarlo fuori dallo scalo commerciale e dichiarando di aver sempre sostenuto in tutte le sedi che il porto di Augusta non può essere il primo punto di sbarco per migranti, ormai da più di 3 anni, e della pericolosità che esiste “perché c’è una base Nato, perché c’è il polo petrolchimico più grande d’Europa e il deposito della Maxcom – ha aggiunto – Ho sempre detto che il Governo si prenda le proprie responsabilità a essere stato sordo agli appelli arrivati dal sindaco, Consiglio comunale e comitato portuale di non considerare zona sensibile il porto di Augusta. Ricordo che sono un ufficiale di governo e non posso che prendere atto se il Governo mi dice che non può rinunciare ad Augusta e aspettare che venga il prossimo. Dov’era allora l’onorevole Vinciullo quando il suo ministro Alfano da un giorno all’altro ha deciso di portare gli sbarchi ad Augusta? Finora le altre forze politiche hanno preferito tacere e non parlare se non adesso in campagna elettorale. Bisognerà che maggioranza e opposizione, invece, si esprimano sugli Sprar su cui ho già detto no in Prefettura, porterò la questione all’attenzione prima della capogruppo e poi del Consiglio comunale”.

Secondo Di Pietro il numero incontrollato di sbarchi al porto c’è stato perchè non era una struttura ufficiale con dei limiti di capienza, una vera e propria “deregulation totale. Adesso con un sistema  ufficiale di capienza  di circa 500 persone, si dovranno rispettare i limiti   della struttura, ma c’è anche un’altra beffa. L’anno scorso e anche quest’anno –ha concluso – è stato elargito un contributo di 534 mila euro al comune di Augusta, ma ci sarebbe stato un dieci per cento in più della somma qualora fossimo stati riconosciuti ufficialmente Hotspot”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni