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Augusta, Megara Hyblaea raccontata dagli scout del Gruppo Agesci 11 Siracusa

Presentata ieri la mappa turistica realizzata dai piccoli lupetti e lupette dagli  8 a 11 anni che hanno anche fatto da guida per un breve tour

Galeotta fu una visita al sito di Megara Hyblaea – ancora troppo poco valorizzato nonostante la sua indiscussa importanza- dei ragazzi del gruppo scout Agesci Siracusa 11 che, trovandosi accanto ai resti archeologici  che li hanno  affascinati per gli evidenti  richiami storici, si sono chiesti come avrebbero potuto farli conoscere meglio a chi va a visitarli. E magari poco sa di come era  realizzata, un tempo, l’antica colonia greca carica di storia. Da qui l’idea di illustrarla in una mappa turistica, che è stata presentata ieri mattina, dagli stessi piccoli lupetti  e lupette che, guidati dai capi, hanno raccontato della loro iniziativa di  adozione del sito che, oltre alla mappa, prevede anche altre iniziative future a cui stanno lavorando i  ragazzi più grandi  come la realizzazione di una segnaletica per rendere ancora più facile la conoscenza dei luoghi.

Ad  introdurre è stato  Mattia Moceo, la sorella Chiara ha spiegato i disegni da lei realizzati nella mappa, poi il gruppo composto anche da tanti genitori  si è spostato tra i resti per un mini tour guidato da Marco Monterosso,  Sara Blanco, Riccardo Canino, Camilla Lombardo, Sara Merendino, Mario Sipala e Viola Calà. Le guide in erba, anche con un po’ di emozione,   hanno raccontato brevemente del sito archeologico, di come erano fatti e cosa rappresentavano un tempo le abitazioni, i bagni ellenistici, il tempio, la palestra ellenistica e le porte ovest e sud che sono descritte, con parole semplici e comprensibili anche ai più piccoli,  nella mappa.

Presente all’evento anche  Raffaella D’Amico, responsabile delle Relazioni esterne del Parco archeologico di Leontinoi e Megara che, insieme  alla “Brown2Green   Sicily   srl”,  guidato da Giancarlo Bellina, ha contribuito alla realizzazione del progetto   della mappa, che ha coinvolto una quarantina di scout, dagli  8 a 11 anni. “Per noi è sempre motivo di orgoglio quando anche i giovanissimi si prendono cura di un’area archeologica  come Megara, che ha molti problemi ed è sempre molto difficile da gestire e  sapere che c’è un’affezione anche da parte  della comunità diventa fondamentale perché le aree archeologiche sono di tutti e per tutti”- ha dichiarato D’Amico che  si è detta grata per l’iniziativa sottolineando gli sforzi che il parco sta facendo per migliorare la conservazione del sito, dove la vegetazione incolta spesso la fa da padrona come gli incendi d’estate.  “Il sito  ha un serie di problematiche legate alle piante che stanno infestando e colonizzando i pavimenti in cocciopesto, che sono assolutamente particolari, per realizzare una migliore fruizione di una serie di settori perchè le strutture attuali sono ormai obsolete”. Ha poi accennato al finanziamento regionale per il restauro dell’Antiquarium dove, dopo un primo avvio, i lavori si sono fermati per problemi burocratici, auspicando che possano ripartire quanto prima.

 

 


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