Sulla carta e nella tabella affissa al cancello all’ingresso la fine contrattuale dei lavori è per il 21 aprile di quest’anno, ma da diverse settimane il cantiere è chiuso e deserto. E nulla si muove. E così dopo i lavori “infiniti” per la creazione di un sottopassaggio a Brucoli un altro cantiere, quello dell’ampliamento e riqualificazione del Palajonio – il palazzetto dello sport di via Buozzi, utilizzato dalle squadre di calcio a 5 ma anche per attività socio-sportive, – è in fase di stallo e vedrà allungare i suoi tempi. Alla base del ritardo c’è l’aumento dei costi del materiale che ha portato ad una revisione del progetto, come spiega il sindaco Giuseppe Di Mare: “si sta facendo una variante al progetto e stiamo vedendo come riuscire a coprire i costi aumentati e come poter recuperare i soldi che servono. Ci sono strumenti legislativi per l’ utilizzo di economie di altri progetti e c’è anche un fondo nazionale che viene usato per gli aumenti, entro metà febbraio il rup dovrebbe approvare il nuovo progetto”– ha dichiarato.
Il costo del progetto era di 1 milione e 479.709 euro ed è stato aggiudicato per l’importo di 955.732 euro. Chi scrive sente parlare di questi lavori da fare almeno 15 anni, da quando fu acceso – e quindi l’amministrazione da tempo paga le rate di ammortamento – il mutuo con la Cassa depositi e prestiti per realizzare un nuovo e più moderno palazzetto dello sport in ferro e legno, con una foresteria a servizio e nuovi impianti idrico, fognario ed elettrico. E che già da tempo aveva avuto strappi e lacerazioni al tendone di copertura che, quando pioveva, portavano le infiltrazioni dentro l’impianto.
Un progetto che ha avuto alterne vicende e lunghi ritardi già sul piano amministrativo, visto che è arrivati ad aprile del 2020 l’approvazione definitiva da parte dalla passata amministrazione e a marzo del 2022 per l’ aggiudicazione definitiva, con un ulteriore allungamento dovuto al fatto che la seconda classificata nella graduatoria di aggiudicazione ha presentato dei rilievi sull’assegnazione che hanno reso necessario chiedere un parere all’Anac. E quindi uno slittamento nell’avvio del cantiere, aperto solo un paio di mesi fa, a novembre 2022. E già fermo.
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