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Augusta, inizia l’anno giubilare al santuario della Madonna dell’Adonai con la messa di Natale

È in programma alle 11 e sarà celebrata dal rettore padre Palmiro Prisutto, il piccolo eremo è stato incluso nel decreto di papa Francesco tra i luoghi giubilari riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa

Inizia oggi l’anno giubilare anche ad Augusta con la celebrazione della messa di Natale al santuario della Madonna dell’Adonai di Brucoli. L’antico eremo che si affaccia sul mare nella zona della Gisira, infatti, è stato incluso nel decreto di papa Francesco tra i luoghi giubilari riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa insieme al santuario della Madonna delle Lacrime, alla Chiesa Cattedrale, al santuario di Santa Lucia al Sepolcro in Siracusa, di San Sebastiano in Melilli, dei Tre Santi Martiri in Lentini e dell’Annunziata in Francofonte.

La messa di oggi è in programma, alle 11, e sarà celebrata dal rettore padre Palmiro Prisutto.

Considerato, dunque, uno dei luoghi significativi di fede dell’Arcidiocesi di Siracusa, il santuario che conserva una delle più antiche immagini mariane con bambino disegnate nella roccia e risultava già utilizzato da una comunità cristiana nella seconda metà del III secolo e nel XVI,  sarà  una meta  di pellegrinaggio  per i fedeli  durante l’Anno santo.

Ecco anche il messaggio di auguri per il Natale 2024 inviato da mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa: “La celebrazione del Natale del Signore ci doni la gioia di accogliere Gesù luce vera che illumina ogni uomo e tutta la nostra esistenza e orienta il nostro cammino nel tempo. Nella lettera che Papa Francesco ha inviato alla nostra Arcidiocesi, in occasione del “pellegrinaggio” del corpo di Santa Lucia da Venezia a Siracusa, ci ha indicato a “stare dalla parte della luce”, per sperimentare “il nucleo incandescente di ogni vocazione, la risposta personale alla chiamata” di Dio, per essere “lievito e luce nella cultura e nella convivenza” umana, per vivere “l’intensa esperienza di popolo”, includendo gli ultimi, “i migranti, i profughi, i poveri”. Questo è il mistero del Natale: una presenza che non ci abbandona: ovunque noi siamo egli è con noi. E noi diveniamo presenza viva del suo amore per “illuminare tutti i rapporti sociali”, per vedere in ogni uomo una benedizione per noi, per scorgere la luce del volto di Dio che ci illumina attraverso il volto del fratello. Il Natale del Signore porti a tutti serenità, pace, gioia, salute. E alimenti in tutti il senso vivo del dono di sé, della partecipazione, della collaborazione e della corresponsabilità. Auguro di cuore ogni bene a tutti, alle vostre famiglie a tutti i vostri cari. Buon Natale a tutti!”.


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