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Augusta, gemellaggio Augusta-Malta, l’auspicio di Unionports: “non solo storico e religioso, ma anche sociale ed economico”

Il presidente Fazio  in una nota ha anche rivolto un plauso all’assessore al Porto, Patania, che “si è dimostrata un apprezzato timoniere del cluster marittimo locale, nonché profondo conoscitore del sistema portuale”

“L’occasione del gemellaggio tra i due Comuni è anche motivo di opportunità per rafforzare un rapporto millenario tra le popolazioni e acquisire la consapevolezza che il mare, la sua economia, i rispettivi porti, rappresentano motivo di unione e comune approccio alle sfide ormai immanenti che riguardano allo stesso tempo La Valletta ed Augusta”. Unionports maritime cluster entra nel merito  del gemellaggio siglato, nei giorni scorsi, tra Augusta e La Valletta, un passaggio formale che certifica il sodalizio tra le due città non solo da un punto di vista religioso attorno alla figura chiave di San Domenico ma che ha trovato espressione già da tempo  nello sviluppo di attività imprenditoriali tra i due centri.

“Gli snodi, come la storia testimonia, sono rappresentati dai due porti, quali luoghi ideali che anche nella recente epoca della digitalizzazione, della velocità e dei contatti virtuali, rendono concreto un legame. La volontà di cementare un rapporto che non è solo storico e religioso, ma è anche sociale ed economico vede la forte volontà di imprese delle rispettive città partecipare proficuamente e con reciprocità alle attività marittime e portuali” – scrive in  una nota il presidente Davide Fazio che  invita ad avviare una riflessione più ampia, che coinvolga le due realtà portuali, al centro dei traffici del mar Mediterraneo e strategicamente inserite nella dinamica del commercio globale.

“Entrambi sono porti che l’evoluzione della globalizzazione, le criticità del conflitto in Ucraina, il reshoring dal far east e le nuove traiettorie disegnate dalla politica economica europea, -prosegue la nota- non vedono più in concorrenza ma che vengono chiamate alla cooperazione. In tal senso, anche in considerazione delle sfide sul piano ambientale e l’imminenza dell’entrata in vigore dell’area Seca in tutto il Mediterraneo, la competizione ormai fattasi evidenza dei porti nordafricani e medio-orientali a quelli europei, deve necessariamente indurre alla creazione di un sistema portuale più ambizioso e che attraverso accordi politico-amministrativi e azioni concrete da parte del mondo dell’economia, metta a fattore comune e renda stabili quelle relazioni umane attestate dalla storia”.

L’associazione degli operatori portuali punta, dunque,  ad una collaborazione con una realtà importante dal punto di vista dello shipping come Malta, che  nel “nostro campo gode di uno snellimento burocratico per le procedure, oltre ad avere la bandiera molto competitiva a livello internazionale” – conclude il presidente  che rivolge infine un plauso all’assessore al Porto,  Tania Patania, che “si è dimostrata un apprezzato timoniere del cluster marittimo locale, nonché profondo conoscitore del sistema portuale, elemento essenziale nell’affrontare problematiche complesse. Confermiamo la nostra stima per l’operato di Patania che ha sempre affrontato le varie
sfide con onestà intellettuale e fedeltà nel suo incarico”.


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