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Augusta, Due novità al carcere di Brucoli: un’area verde e un nuovo progetto teatrale

Saranno due le novità esposte durante la conferenza stampa del 23 ottobre al carcere di Brucoli. La prima riguarda l’inaugurazione dell’area verde, realizzata con altalene e scivoli acquistati dall’Inner Whell di Augusta con donazioni effettuate dal pubblico esterno in occasione della rappresentazione teatrale “Effatà”, andata in scena il 13 giugno scorso e tratta dall’ultimo romanzo del magistrato Simona Lo Iacono.

La seconda, invece, si rifà alla presentazione di un nuovo progetto: un lavoro teatrale scritto dai detenuti stessi e maturato all’interno di un laboratorio di scrittura sempre ideato dal magistrato Lo Iacono. L’opera, che andrò in scena il 12 dicembre prossimo, è stata inserita in un progetto di Amnesty International (My body, my rights), il cui scopo primario è la salvaguardia dei diritti umani.

Si tratta, in entrambi i casi, – ha spiegato il magistrato Lo Iacono – di un percorso di attuazione dello scopo rieducativo della pena, sancito dall’art 27 della costituzione, attraverso l’arte. I detenuti sono stimolati a un processo di liberazione interiore, attraverso discipline come la scrittura e il teatro, il cui scopo è quello di “vestire i panni dell’altro”, forse anche di se stessi, in modo da potersi “guardare” da fuori e intraprendere un percorso di consapevolezza e maturazione umana”.

Un risultato – ha continuato Lo Iacono -, già ottenuto con la rappresentazione di “Effatà” e che viene ora perseguito con ancora più profonda introspezione. Infatti i detenuti hanno scelto di mettere in scena la propria giornata in tre atti. Giorno, pomeriggio e sera per raccontarsi, per parlare del sonno e della veglia, del dolore e delle piccole gioie, dello sconforto e della speranza. E, poi, per fare del teatro quel luogo dell’invisibile che è la nostra anima, cui il palco offre un pretesto per avere coraggio e denudarsi, al di là delle colpe commesse, e – anzi – proprio per mezzo di quelle colpe”.

Un modo per trasformare, quindi, le esperienza passate in un momento di profonda conquista. La conquista di sé, un sé liberato e liberante. I testi, che avranno la regia del magistrato e di un decano del teatro come Aldo Formosa, saranno recitati dagli detenuti. “Anche io salirò sul palco con loro – ha spiegato Lo Iacono – vestendo i panni della figlia di un detenuto”.

Quanto all’area verde, invece, è stata allestita con lo scopo di creare per i figli dei detenuti, che arrivano in carcere al seguito delle mamma in occasione dei colloqui, un ambiente leggero e accattivante, fatto di svago e di innocenza.

E tornando allo spettacolo di giorno 12 dicembre, Lo Iacono ha aggiunto: “Infine, è doveroso ricordare che lo spettacolo si svolgerà alle ore 9,30 per consentire la partecipazione di numerose scolaresche che hanno aderito”. Si tratta di più di 350 alunni del Quintiliano, del Corbino, della Paolo Orsi e del liceo classico di Floridia, che potranno vedere con i propri occhi come si svolge la “giornata del detenuto”.


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