Ultime news

Augusta, don Prisutto invita il presidente della Regione Nello Musumeci a presenziare a una delle messe del 28

L’arciprete della Chiesa Madre ha invitato il Governatore siciliano a presenziare a una delle messe del 28 dedicata al ricordo dei morti di cancro

È tornato di nuovo a chiedere attenzione per Augusta e il suo territorio l’arciprete della chiesa Madre di Augusta, don Palmiro Prisutto che ha scritto un lettera al neo presidente della Regione Nello Musumeci invitandolo a presenziare a una delle messe del 28 che, da tre anni ormai, celebra ogni fine mese per ricordare quanti non ce l’hanno fatta contro il tumore, finora “snobbate” dagli ultimi due presidenti della Repubblica che non sono mai venuti come anche dal presidente del Senato che si era impegnato a venire.

Prisutto ricorda che, nell’elenco lungo quasi mille nomi, un terzo è morto per tumore ai polmoni e c’è chi non ha nemmeno raggiunto quell’età minima della pensione “che ci vorrebbero imporre per legge basandosi su dati statistici che, certamente, nel nostro caso, non sono assolutamente veritieri né allineati al dato nazionale – scrive – Qualora venisse approvata così come è stata annunciata dai media per gli abitanti di Augusta sarebbe oltre il danno anche la beffa. Per questo chiediamo che venga inserita nella nuova legge sull’età della pensione una clausola che salvaguardi i diritti dei lavoratori e degli abitanti delle aree Sin che da tempo stanno già pagando un prezzo troppo alto”. L’arciprete sottolinea come ancora qualcuno si ostina ad accusare delle morti di cancro le auto o le sigarette o la cattiva alimentazione più che le ciminiere, che ancora permane il ricatto occupazionale di chi pensa che è meglio morire di cancro che di fame, che l’inquinamento ha distrutto la bellezza del suo mare, del paesaggio, le antiche attività lavorative legate al mare.

Augusta, la più importante della provincia dopo il capoluogo, con il porto più grande della Sicilia e uno dei maggiori italiani, sede di basi navali italiane e Nato, si è vista sottrarre uffici e servizi essenziali la stazione ferroviaria, l’Agenzia delle entrate, il tribunale, l’autorità portuale; pur essendo un’area a rischio e a più rischi ha subito perfino il ridimensionamento sospetto dell’ospedale, ci si avvia verso la chiusura della sede Inps – prosegue – L’unico servizio che non è stato chiuso, ma che addirittura è cresciuto è stato, purtroppo, il cimitero. Sarebbe legittimo, considerato anche l’altissimo numero di malati psichici, perfino un sospetto: non è che nei fumi che il petrolchimico immette “costantemente ma irregolarmente” nell’aria ci possa essere un qualcosa che induca gli abitanti alla passività e alla depressione?”.

Poi ricorda che  il 21 luglio di quest’anno la Procura di Siracusa ha sequestrato in via preventiva tre stabilimenti del polo petrolchimico, poi revocato dopo l’impegnano delle aziende a seguire le prescrizioni. “Si sperava in un miglioramento almeno della qualità dell’aria, ma ciò non è avvenuto – conclude la lettera – È possibile che una città quale Augusta che ha avuto e ha ancora un peso determinante nell’economia isolana e nazionale subisca tutto questo e che i suoi abitanti vengano trattati come cavie del progresso o carne da macello?  Sono fortemente convinto che Augusta oggi meriti più attenzione e rispetto non solo per quello che ha già dato, per quello che dà e continuerà a dare a livello economico, ma soprattutto perché è una città abitata da esseri umani. Attendo che dagli esponenti politici della Regione, in tutte le sedi istituzionali, si levi una voce autorevole in difesa degli abitanti di Augusta e anche la sua personale venuta nella nostra città alla prossima messa del 28”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni