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Augusta, don Paolo Liggeri un “Giusto tra le nazioni”, a marzo l’ufficializzazione a Milano

Ad annunciarlo sono stati il sindaco Di Mare e l’istituto superiore Ruiz in occasione della “Giornata della memoria”

L’augustano don Paolo Liggeri sarà ufficialmente inserito nell’elenco dei “giusti tra le nazioni”. Ad annunciarlo in occasione della “Giornata della memoria” sono stati il sindaco Giuseppe Di Mare e l’istituto superiore Gaetano Arangio Ruiz che, con le sue docenti Anna Borgese e Rosa Anna Bellistri aveva effettuato un lavoro  di ricerca di documenti, e in collaborazione con il Comune aveva inviato formale richiesta per riconoscere don Liggeri tra i giusti alla “Gariwo”. È l’acronimo di “gardens of the righteous worldwide”, una onlus con sede a Milano che si occupa di diffondere il ricordo dei giusti  anche attraverso l’istituzione di giardini.  La filosofia dell’organizzazione, il cui presidente è Gabriele Nissim, è che “la memoria del bene sia un potente strumento educativo e serva a prevenire genocidi e crimini contro l’umanità”, da qui l’idea di far conoscere i giusti del mondo.

Orgogliosa del risultato raggiunto la dirigente scolastica, Maria Concetta Castorina, che ha ricordato che “don Paolo Liggeri era e sarà un faro per tutti”, e si è detta grata con il sindaco, l’amministrazione e quanti hanno contribuito a rendere viva la memoria del nostro concittadino.

Due i momenti significativi della consueta assemblea d’ istituto del 27 gennaio sia nella sede di Augusta che in quella di Priolo. La prima parte dal titolo “Stelle senza un cielo. Bambini nella Shoah” ha preso spunto da un’esposizione curata dallo Yad Vashem, l’ente nazionale per la memoria della Shoah di Gerusalemme, dedicata ai bambini rimasti vittime del Terzo Reich, che furono almeno un milione e mezzo. La seconda parte, “Stelle senza un cielo, bambini senza una casa” invece è stata dedicata alla memoria del prete augustano, che aveva capito quanto fosse importante la “casa “per ciascuno di noi, fondando appunto il centro di assistenza sociale “La Casa” a Milano nel settembre del 1943. Arrestato e deportato nei campi di concentramento nazisti a causa dell’attività di protezione dei perseguitati, don Paolo, dopo la liberazione il 29 aprile 1945, tornò in Italia e riprese la sua opera a “La casa” fino alla morte.

Emozionante il momento di riflessione di tutta la comunità scolastica. Letture di brani, tratti dal “Diario” di Anna Frank e da “Triangolo rosso” di don Paolo Liggeri; sottofondi musicali, che hanno visto alternarsi allievi alla tastiera, alla chitarra, batteria, momenti musicali affidati a ensemble di percussioni ed esecuzione del brano Gam Gam (tratto dal testo ebraico del Salmo 23), “La vita è bella” di Piovani, la canzone “Auschwitz” di Guccini, “Essere umani” di Mengoni. Alla fine, piccole candele accese, fiori bianchi e pietre sono stati deposti ai piedi del giardino dei giusti del Ruiz. Infatti per la tradizione biblica ebraica la pietra simboleggia il senso della continuità delle generazioni oltre la morte. La pietra è quindi memoria, passaggio ininterrotto “di Padre in Figlio”, ma è anche il primo elemento per la costruzione di una ideale “casa”. Gli studenti hanno fatto anche riferimento al mondo attuale: l’orrore dell’Olocausto è sicuramente la pagina più buia della nostra umanità ma occorre ricordare i 59 conflitti in atto in questo momento, i 2 milioni di bambini morti nelle guerre degli ultimi anni e i 108 i bambini vittime di mafia.

Hanno donato fiori bianchi e una pianta Franco Saraceno e Giovanna Scivoletto, anche loro attraverso questo semplice gesto hanno sentito il dovere di “ricordare” le vittime e ciò che fecero i “giusti tra le nazioni”. Quest’ultimi sono oltre 26.000 tra cui 600 italiani, un esercito del bene che comprende nomi spesso dimenticati e altri più noti come Carlo Angela (padre di Piero e nonno di Alberto) e il campione di ciclismo Gino Bartali.

Appuntamento il 6 marzo a Milano, dove una rappresentanza del Ruiz e del Comune di Augusta presenzierà alla “Giornata dei giusti”, per assistere alla dichiarazione ufficiale di don Paolo Liggeri “Giusto tra le nazioni”.


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