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Augusta, degrado e abbandono nel percorso pedonale intorno al Castello svevo: guida turistica sollecita interventi

Il degrado è dovuto alla vegetazione infestante, che ha preso il sopravvento sul percorso, crescendo indisturbata

Degrado e abbandono nel percorso pedonale intorno al Castello svevo e alle fortificazioni spagnole di Augusta (lato est). A segnalarlo è Luca Di Giacomo, guida turistica della Sicilia e guida ambientale escursionistica che, in una lettera al Sovrintendente ai Beni Culturali di Siracusa, al sindaco e agli assessori alla Cultura e ai Lavori pubblici,  chiede interventi  per superare l’inaccessibilità al percorso nei due tratti, sia da quello che inizia dall’arco di accesso posto dietro la Porta Spagnola  e che arriva al palco della musica sia nell’altro che si connette alla strada attualmente di servizio al porto turistico “Xifonio”.

Il degrado è dovuto alla vegetazione infestante, che ha preso il sopravvento sul percorso, crescendo indisturbata e rigogliosa un po’ dappertutto, causando tra l’altro degli svariati incendi registrati durante la stagione estiva nel tempo, al dissesto di alcune porzioni della pavimentazione, alla presenza di elementi di arredo e di illuminazione divelti e abbandonati nelle aiuole o ai lati, quando semplicemente non funzionanti; alla presenza di oggetti residui da lavori di pubblica utilità; ai cani randagi che trovano in un simile contesto l’habitat ideale; alla non sicura funzionalità delle attrezzature del mini parco-giochi; infine, ad una conduttura idrica che inizia in prossimità e alla quota di uno dei pozzi dei Giardini pubblici e termina quasi al livello del mare, sbarrante letteralmente il transito lungo il percorso che stiamo descrivendo.

“Ricordiamo quanto, a tutt’oggi, lo scenario che si prospetta a chi volesse proporre itinerari turistico-culturali in questo territorio – spiega- sia già a dir poco demotivante e frustrante per l’inaccessibilità all’interno della gran parte dei monumenti. Che questi monumenti, tra i quali spicca ovviamente il castello federiciano, simbolo della nostra città, non lo siano neanche dall’esterno penso sia una consapevolezza che meriti la giusta attenzione. Siamo pienamente coscienti di stare attraversando un’inevitabile fase di passaggio, dovuta a stalli amministrativi pluridecennali e che tante siano al momento le opere pubbliche necessarie che riguardano l’area a nord del centro storico. Appare senz’altro evidente a riguardo la volitività e l’impegno che l’attuale amministrazione sta manifestando sin dal suo insediamento, lo testimonia la cospicua, diffusa apertura di cantieri mirati ad un meritato e da troppo tempo atteso recupero di un’immagine e di un prestigio che fino al recente passato la città di Augusta ha vantato. In attesa però che –prosegue- questi grandi progetti di valorizzazione e fruizione a lungo termine possano avere compimento (e che tutti i cittadini attendono trepidanti), siamo convinti dell’assoluta urgenza, priorità e possibilità di eseguire svariati interventi, mirati alle stesse finalità, ma a costi esigui e, soprattutto, immediatamente”.

Tra questi rientrerebbero a pieno titolo proprio quelli utili a rendere praticabile il percorso attorno al monumento simbolo di Augusta che, secondo Di Giacomo, ha bisogno intanto di un’immediata e  semplice azione di ordinaria manutenzione e poi di una successiva, costante, di mantenimento fondamentale anche per  garantire, in primis, la sicurezza dei fruitori e allo stesso tempo una sufficiente godibilità di giorno  dell’area di giorno, che necessita anche di una sistemazione del parapetto, della copertura di cavi liberi e di un più generale ripristino del decoro sui “Ponti di campagna”, con la copertura dei murales selvaggi che si trovano nei pressi della Porta Spagnola.

“Ne beneficerebbero famiglie, sportivi, appassionati, turisti ed incentiverebbe altresì la promozione di itinerari che le guide turistiche siciliane potrebbero includere nelle loro programmazioni, a vantaggio della nuova immagine che della città di Augusta si vuole finalmente dare. A tal proposito – dichiara- una prima occasione potrebbe già  manifestarsi il 10 aprile data in cui, cosa rara per la nostra città, cinquanta turisti provenienti da Ragusa verranno in visita nel centro megarese e, guidati dal sottoscritto, effettueranno una passeggiata storico-culturale che, nel bene e nel male, avrà la sua eco sui social network. Complementare ma del tutto in linea con il tempestivo segnale richiesto siamo convinti possa ritenersi anche la riapertura, definitiva, dei bagni pubblici di piazza Castello, dato che nei giorni precedenti e seguenti il nostro sopralluogo risultavano essere chiusi con catenaccio e lucchetto”- conclude Di Giacomo che si dichiara favorevole, come sempre, ad un costruttivo confronto e a  disposizione per qualunque necessità possa essere utile per restituire dignità a questa zona.


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