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Augusta, ciclone “Gabri”: danni per oltre 500 mila euro al patrimonio comunale. Riapre cimitero monumentale

E’ la prima stima fornita alla Regione dal Comune dei danni provocati dal forte vento che non hanno risparmiato neanche il camposanto

Ammontano ad oltre 500 mila euro i danni al patrimonio comunale causati dal ciclone “Gabri” che ha imperversato anche ad Augusta lo scorso 17 gennaio, coinvolgendo anche il cimitero comunale soprattutto nella parte più vecchia dove diversi sono stati i danni a tombe e cappelle, ma manche ad alberi comunali. Da alcuni giorni ha riaperto al pubblico l’area compresa tra l’ingresso monumentale e la chiesa che era stata chiusa con un ‘ordinanza sindacale, dopo che  tutti i materiali che possono rappresentare un ostacolo sono stati rimossi dai percorsi interni e dalle aree comuni, che le situazioni di pericolo sono” segnalate e chiuse al pubblico con barriere, visibili a occhio nudo da lunghe distanze” e che “tutti i frammenti lapidei e le componenti metalliche sconnesse sono confinati all’interno delle aree private, posizionati in modo da garantire la massima sicurezza possibile, compresi gli elementi arborei recisi, in attesa del loro imminente smaltimentosi legge nella relazione sullo stato dei luoghi fornita dai Servizi cimiteriali del Comune.

A seguito degli interventi di messa in sicurezza effettuati dal Comune, dunque, è venuta meno la situazione di pericolo anche se “ il materiale accatastato sulle tombe non è vincolato ed è al limite degli spazi pubblici; pertanto, qualsiasi azione antropica non regolata o evento meteorologico di qualsivoglia natura può modificare l’attuale stato dei luoghi”.

Della prima ricognizione di danni effettuata dal Comune che ammonta a oltre 500 mila  euro fanno parte, dunque, anche le spese affrontate per ripulire l’area pubblica da detriti e alberi caduti  e ripristinare la sicurezza  del camposanto, mentre  i danni a tombe e cappelle essendo queste private sono a carico dei  concessionari.   La somma, inoltre, comprende  anche l’intervento in somma urgenza effettuato per liberare via Sancho Landogna dalle lamiere della copertura di una casa privata finite sull’asfalto rendendo la strada non transitabile, per rimuovere tutti gli alberi, compreso quello abbattuto all’interno del plesso del Polivalente, ma anche la pulizia del lungomare Granatello, Paradiso  e di Brucoli e la sostituzione dei pali dell’illuminazione caduti per il forte vento. Diversi  sono stati sostituiti, come anche quasi tutte le lampadine danneggiate nelle varie zone, ne rimangono altri ancora di ripristinare, a cui si sta provvedendo, come fa sapere il sindaco Giuseppe Di Mare.

Questa prima stima dei danni riguarda solo la parte pubblica,  per i privati ed attività produttive oggi è l’ultimo giorno  per inviare all’ufficio protocollo del  Comune la documentazione necessaria a dimostrare di aver subito danni utilizzando i modelli pubblicati sul sito del Comune che poi verranno trasmessi al dipartimento regionale di Protezione  civile per richiedere un contributo alla Regione.

 


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