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Augusta, “Ci sei lab”: al Ruiz i laboratori di Intercultura

L’istituto superiore è tra le cento scuole italiane scelte per realizzare il progetto finanziato dal ministero del Lavoro e sviluppato con metodologie e materiali didattici innovativi

Si sono da poco conclusi all’istituto superiore “Gaetano Arangio Ruiz” i laboratori di cittadinanza globale, sviluppo sostenibile ed educazione interculturale condotti dai volontari di Intercultura del centro locale di Augusta, l’associazione di volontariato che organizza e finanzia attraverso borse di studio programmi di mobilità scolastica internazionale, laboratori per le classi e corsi di formazione per docenti e dirigenti scolastici, che coinvolgono ogni anno migliaia di studenti, famiglie, scuole e volontari di tutto il mondo.

II Ruiz, infatti, è stato scelto tra cento scuole italiane per realizzare il progetto “Ci sei lab”, finanziato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali e sviluppato con metodologie e materiali didattici innovativi, basati sulla partecipazione e sullo scambio di esperienze, sulla cultura del volontariato e sul protagonismo dei giovani come attori del cambiamento.

“Ci sei lab” permette di aprire alle dimensioni interculturale e globale quei contenuti, già previsti dalle linee guida sull’ educazione civica, orientati alla promozione dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. In particolare si fa riferimento all’obiettivo 4: fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e alla necessità di “promuovere l’educazione allo sviluppo sostenibile anche tramite un’educazione ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali” (Target 4.7).

Gli studenti della  3 A Turismo hanno partecipato  al laboratorio “Linguaggi che uniscono” e, guidati dalla docente Stefania Anfuso, dalla presidente del centro locale di Intercultura Augusta Brigida Stano, dalla volontaria Giulia Giustini  e dallo studente Gianmarco Cianci, rientrato dallo scambio annuale in Colombia, hanno riflettuto su come le parole  possono costruire ponti ma anche muri, possono essere pietre e ferire soprattutto sui social. Ogni lingua ha valore: non ci sono lingue di serie A e lingue di serie B, tuttavia le lingue sono meticce, sono l’esito di incontri, scambi, prestiti.

Il plurilinguismo è una ricchezza perchè apre i confini del nostro mondo, valorizzandone le sfumature e facilitando l’incontro.

Il secondo laboratorio “Culture mobili” ha coinvolto, invece, dli alunni della  3 B del Liceo delle Scienza applicate. Alla presenza dell’insegnante Cettina Baffo, di Brigida Stano, Alessandro Monticchio, studente rientrato dallo scambio annuale in Vermont e della responsabile Intercultura per Sicilia e Calabria Sud, Clelia Scalisi gli studenti sono giunti alla conclusione che nelle relazioni interculturali, per evitare di cadere nelle trappole cognitive del pregiudizio e dello stereotipo, serve sospendere il giudizio, separare i fatti dalle interpretazioni, riconoscere le cornici di riferimento e cercare di comprendere il punto di vista dell’ altro, anche se non siamo d’accordo. Solo imparando a rispettare la diversità si potrà arrivare alla costruzione di un mondo in cui la pace non sia solo un sogno.

Tutte le riflessioni emerse dai laboratori confluiranno in un evento rivolto ai “giovani cittadini del mondo”, che sarà il tassello finale del progetto “Ci sei lab” e si terrà in occasione del festival dello Sviluppo sostenibile promosso da ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile di cui Intercultura fa parte.

 

 

 

 

 


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