Si chiama “Arte in teatro” il progetto portato avanti dal Comitato Premiarte Federico II Augusta, che per questo nuovo anno sociale ha voluto creare sinergie sempre più significative e importanti per favorire lo sviluppo artistico e culturale del proprio territorio. Così da dicembre è stata avviata una nuova collaborazione con il cineteatro “Città della notte”, che ospiterà una mostra d’arte al mese nel foyer del teatro, dove si potranno ammirare i lavori degli artisti del laboratorio che conta di una ventina di associati ed è curato da Mario Zito, docente all’Accademia di Belle Arti. La prima mostra, “Un mare ad arte”, sarà presentata questa sera alle 20 e si configura come un viaggio visivo che utilizza il mare non solo come tema centrale, ma anche come metafora delle connessioni profonde tra arte, comunità e territorio.
Il mare, protagonista della mostra, è esplorato in tutte le sue dimensioni: estetica, simbolica e sociale. Non è solo un soggetto pittorico, ma una presenza viva, che ispira e provoca riflessioni profonde. “Le opere del laboratorio di Premiarte dimostrano come l’arte possa essere un potente strumento di connessione, capace di unire estetica e impegno sociale, creatività individuale e visione collettiva – spiega il curatore- Un elemento centrale è il grande “muro” pittorico composto da ventiquattro tele che si presentano come tasselli di un’unica narrazione visiva.”
Ogni quadro rappresenta un frammento unico, ma tutti insieme compongono un’immagine più grande, un’ideale “affresco” del Mediterraneo contemporaneo. Ogni tela è come un frammento del movimento eterno del mare, ora calmo e accogliente, ora turbolento e imponente. Questo mosaico di visioni artistiche riflette il carattere comunitario del laboratorio, dove ogni opera contribuisce a costruire un dialogo coerente, ma al tempo stesso multiforme. “Il muro pittorico, come un grande specchio del Mediterraneo, rappresenta la pluralità di voci che animano il laboratorio di Premiarte. –prosegue- Le tele, disposte in una configurazione dinamica, alternano toni brillanti e scuri, suggestioni realistiche e astratte, rivelando l’eterogeneità di approcci e sensibilità degli artisti. Questa struttura non è solo un’espressione estetica, ma un manifesto collettivo che invita il pubblico a riflettere sulla complessità del rapporto tra uomo e mare”.
La scelta del foyer del teatro, inoltre, come spazio espositivo aggiunge una dimensione ulteriore alla mostra: “il teatro, luogo di rappresentazione e narrazione, diventa cornice ideale per un’esposizione che si propone come un racconto visivo collettivo. Qui, le opere non sono semplicemente “mostrate”, ma vivono in un dialogo continuo con lo spazio, con il pubblico e con la memoria storica e culturale del Mediterraneo. Il foyer del teatro con la sua architettura accogliente, si trasforma in un luogo d’incontro tra due mondi apparentemente distanti ma intrinsecamente connessi: il teatro e le arti visive”.
Tradizionalmente, il foyer di un teatro è concepito come uno spazio di attesa, transizione e socializzazione. È il punto in cui il pubblico si prepara all’esperienza dello spettacolo, raccoglie le proprie impressioni si confronta con gli altri. Inserire una mostra in un foyer trasforma un luogo di attesa in uno spazio di partecipazione attiva. I visitatori possono essere stimolati a riflettere sulle opere esposte prima o dopo uno spettacolo, integrando la loro esperienza teatrale con un confronto visivo e intellettuale. In questo senso, il teatro diventa non solo un palcoscenico per le rappresentazioni, ma anche un laboratorio di idee e cultura. “Questa pratica ha un valore significativo sia per il teatro stesso che per il territorio: per promuovere gli artisti locali, rafforzare il legame con la comunità, stimolare il turismo culturale. L’organizzazione di una serie di mostre nel foyer rafforza il ruolo del teatro come punto di riferimento culturale per la comunità locale. In questo modo, il teatro non è solo un luogo in cui si assiste agli spettacoli, ma una vera e propria “piazza culturale” che accoglie diverse forme di espressione”– conclude Zito.
Ad esporre saranno Letizia Accolla, Carmela Balsamo, Anna Barile, Anna Belluso, Silvio Bucceri, Ernesto Cannella, Teresa Casalaina, Marcella Fichera, Anna Gianino, Elvira La Ferla, Daniela Mannino, Valentina Mazziotta, Gerina Parrino, Marcella Passanisi, Mucci Roggio, Laura Strazzulla, Enza Torre, Ombretta Tringali e Mario Zito
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