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Augusta, affidamento servizi portuali per 25 anni, l’Ugl riceve rassicurazioni

I sindacalisti hanno incontrato il presidente dell’Adsp che ha riferito loro che i “decreti non riguardano i servizi esistenti, ma nuove attività che nessuno svolgeva”

L’Ugl con i segretari  Utl di Siracusa, Antonio Galioto e Ugl Mare e Porti, Salvatore Abramo e il vice segretario dei Chimici Peppe Furci, ha chiesto ed incontrato  nei giorni scorsi il presidente dell’Autorità di sistema del mare di Sicilia orientale Francesco Di Sarcina, ricevendo rassicurazioni in merito alla questione dell’affidamento per 25 anni a un unico concessionario dei servizi generali da svolgere dei porti di Augusta e Catania.

La principale preoccupazione del sindacato era  quella che “se i servizi portuali di interesse generali e precisamente quelli svolti a mare e non in banchina entrassero in una gara di progetto di finanza come quella che sarà indetta – si legge in una nota-  creerebbe notevoli problemi principalmente alle aziende ma subordinatamente ai tantissimi lavoratori che vi sono occupati. Negli anni, così come abbiamo riferito, le aziende che esercitano attività di cui sopra, attraverso incontri sindacali e accordi successivi inerenti sia il potere economico dei lavoratori sia l’aspetto sicurezza degli stessi nelle attività lavorative, hanno garantito il buon funzionamento delle stesse attività portuali, funzionamento che ha innalzato sicuramente l’immagine dello scalo nel panorama nazionale ed internazionale, ma ancor di più, le stesse aziende  hanno formato i propri lavoratori, hanno mantenuto gli stessi standard qualitativi e quantitativi, anche e soprattutto nei periodo di minor traffico”.

All’organizzazione sindacale il presidente di Sarcina ha assicurato che i “decreti non riguardano i servizi esistenti, ma nuove attività che nessuno svolgeva, per cui nessuna preoccupazione da parte nostra come organizzazione dovrà esistere oggi né per le aziende portuali che da anni operano nel porto, né per i nostri lavoratori che da anni operano all’interno dei porti, soprattutto per quest’ultimi in quanto non godono di clausole sociali nei confronti delle aziende vincitrici di future gare d’appalto. Abbiamo intuito dal discorso del presidente, che il porto cambierà aspetto, sicuramente in meglio per la nostra città, con i nuovi progetti in corso:  quelli che il nostro sindacato negli anni ha sempre messo in evidenza nei vari incontri con i precedenti presidenti, ovvero che una grande banchina containers come quella di cui è dotato il porto debba essere gestita da chi ha competenza nel far confluire i traffici, che è arrivato il momento che il nostro porto commerciale sia strutturalmente organizzato alla pari degli altri scali nazionali e non si limiti ad avere la sola denominazione di port core, ma offra opportunità imprenditoriali e un considerevole aumento dell’occupazione soprattutto locale”.


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