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Augusta, affidamento servizi portuali, Consiglio boccia la mozione “gemella” approvata a Catania

La maggioranza ha votato contro l’atto presentato dalla consigliera dell’opposizione Contento, via libera alla mozione sul “diritto alla vita” dell’opposizione

Il Consiglio comunale di Augusta boccia la mozione sulla vicenda del project financing per l’affidamento venticinquennale dei servizi portuali ad Augusta e Catania, atto “gemello” approvato, al contrario, dal Consiglio comunale di Catania nelle scorse settimane. E presentato dal Mpa, che invece ad Augusta con il neonato gruppo ha preferito lasciare l’aula prima della trattazione del punto che, tra l’altro, si è discusso alla fine, dopo che il capogruppo degli autonomisti Manuel Mangano ha chiesto il prelievo di tutti gli altri ordini del giorno successivi, motivando  con il fatto che il gruppo aveva ancora bisogno di tempo per affrontare meglio la questione.

Così dopo il nulla di fatto del primo Consiglio del 13 ottobre scorso, l’altro ieri sera a palazzo San Biagio in 13 hanno detto “no” alla mozione urgente di indirizzo al sindaco Di Mare per “l’adozione di azioni, atti e provvedimenti amministrativi al fine di sospendere la procedura di gara indetta per realizzazione della stazione marittima di Catania per la gestione venticinquennale dei servizi di interesse generale dei porti di Augusta e Catania”, presentata dalla consigliera di opposizione Milena Contento e votata solo dai grillini Roberta Suppo e Uccio Banco e da Corrado Amato. Quest’ultimo è stata l’unica voce fuori dal coro della maggioranza, votando a favore della mozione, ma  “a titolo personale”, e in  maniera difforme dalla sua stessa compagna di partito Mariangela Birritteri e dal collega del gruppo consiliare, il leghista Salvo Serra e degli altri 11 consiglieri della maggioranza che non hanno ritenuto di dover  dare seguito al documento con  cui l’esponente dell’opposizione solleva la questione dell’affidamento venticinquennale dei servizi che, a Catania, ha fatto storcere il naso alla politica ma anche  a quale azienda che ha presentato esposti a magistratura, prefettura e Anac.

Nel caso in cui la gara, ancora in fase di espletamento, dovesse essere appaltata alla proponente del project financing e unica partecipante , -il raggruppamento di imprese con capofila la palermitana Operazioni e servizi portuali Palermo srl, con le catanesi La Portuale II soc. coop. Arl e Green service soc. coop. sociale, e le augustane Patania srl. ed  Ecolsicilia srl.-si verrà a creare una situazione di monopolio non ad Augusta e Catania, ma in tutta la Sicilia ad esclusione di Messina– è tornata a ribadire Contento– Quindi oltre il danno la beffa per le società augustane che subiranno gravi perdite, perché non ci saranno 84 posti di lavoro già  promessi ai licenziati di Tirrenia e Caronte. Nessuno pensa che  non si necessario avere nuovi servizi e metterli a gara, ma questo non vuol dire escludere tutti gli operatori del nostro territorio”. Contento si è inoltre chiesta  di che cosa si occuperà domani l’Adsp  dopo avere “privatizzato quelli che sono i compiti di un’amministrazione pubblica” e a che serve oggi aver raddoppiato il personale da 35 a 70 unità se si “affideranno tutti i servizi all’esterno, compresi quelli di carattere amministrativo”.

Con la mozione si chiedeva di mettere in atto qualunque azione legale, amministrativa per sospendere il bando e soprattutto “spacchettare i servizi che si svolgono nello specchio acqueo in una gara, i servizi che si svolgono a terra in un’altra gara, tirando fuori da questa gara i servizi  di assistenza in tema di demanio, assistenza in tema di sicurezza dei lavoratori del porto e rimettere a gara e dare la possibilità a tutti gli operatori. La mia non vuole essere una contrapposizione alla amministrazione, – ha dichiarato la consigliera- ma un’esortazione a farsi interprete del malessere degli operatori augustani. In tutta questa storia Augusta ne pagherà solo lo scotto e nelle nostre mani è la responsabilità del futuro della nostra città, non è solo la sopravvivenza delle aziende che viene messo a rischio, ma il futuro dei nostri figli”.

Invito non raccolto dalla maggioranza, che ha bocciato la mozione non distaccandosi dalla posizione del sindaco Di Mare che ha espresso grande fiducia al presidente dell’Adsp Francesco di Sarcina. “Stiamo parlando di una cosa su cui questa amministrazione si è impegnata  anche oltre le proprie competenze, abbiamo incontrato tutti gli operatori, ascoltato le loro paure, abbiamo fatto da collante con l’ Autorità portuale e non solo. E mi sembra di aver sentito che tra i servizi offerti nel bando nessuna azienda locale perde una possibilità di lavoro perché i servizi  non vengono oggi espletati e  sono nuove opportunità di lavoro” – ha dichiarato ricordando  che ci sono gli organi deputati che faranno il loro percorso sugli esposti e chiedendosi come mai non è stato presentato ricorso al Tar: “perché quando si denunciano vizi di amministrativi di solito ricorre al Tar. La storia ci dirà tra qualche mese, ho grande fiducia nella magistratura, la storia ci dirà su questa scelta presa non dall’amministrazione comunale, ma da un ente con cui l’amministrazione non ha niente a che fare nella scelta e delle decisioni, che è una cosa diversa dai rapporti di buona amministrazione”.

E sul fatto che tra le 5 aziende che hanno presentato la richiesta  di project financing ci siano anche le due  della famiglia dell’assessore al Porto Tania Patania – per la quale Contento aveva auspicato un passo indietro laddove il  “c’è commistione tra il ruolo di imprenditore e il ruolo pubblico” Di Mare ha replicato che “su questa vicenda ho gestito sempre io personalmente la materia, per levare dall’imbarazzo l’assessore Patania, attaccata ingiustamente e pretestuosamente. E anche da questo punto di vista la storia ci dirà tra qualche mese chi conosceva ruoli e funzioni. L’assessore – ha concluso- sta continuando a fare l’assessore al Porto con grande capacità, con tutto quello che gli è stato conferito sia dai cittadini che dall’amministrazione”.

Nella stesa seduta il Consiglio comunale ha, invece, approvato all’unanimità la mozione di indirizzo urgente “diritto alla vita” su temi ambientali presentata dai consiglieri Roberta Suppo, Giancarlo Triberio, Uccio Blanco, Ciccio La Ferla, Milena Contento, Federico Palazzotto e Pippo Gulino che impegna il sindaco a farsi parte attiva per pretendere, tra gli altri,  dagli enti preposti un aggiornamento del piano epidemiologico e sanitario del nostro territorio, a chiedere l’eliminazione delle criticità attuali e il potenziamento dell’ospedale Muscatello sia per i servizi oncologici, sia per quelli attualmente prestati e, nel contempo, rafforzare le strutture e le dotazioni anche di personale sanitario per ridurre le liste d’attesa per le attività di controllo sanitario, di utilizzare in via prioritaria le compensazioni e donazioni a favore del Comune da parte delle aziende presenti sul nostro territorio per finanziare un progetto di screening gratuito e precoce per tutti i cittadini di Augusta per la prevenzione sulle patologie più diffuse per fasce d’età che coinvolgono la popolazione residente e sensibilizzare la cittadinanza sull’utilità dell’app Nose sulle molestie  olfattive.

Approvati anche il bilancio consolidato relativo all’esercizio 2022, il riconoscimento di un debito fuori bilancio per sentenza emessa dal Tribunale civile e  il regolamento di democrazia partecipata.


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