Chiarezza sull’intenzione dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Di Mare, di affidare in concessione a un operatore economico esterno i servizi di riscossione dei tributi e canoni locali. A chiederlo è “Augusta protagonista” che ritiene che l’interesse dell’amministrazione debba essere quello di garantirsi il miglior servizio possibile, nel senso più aderente alle proprie specifiche esigenze organizzative nonché alle più vantaggiose condizioni economiche praticabili.
“Non conosciamo l’attuale situazione degli uffici e se il Comune disponga o meno delle risorse umane, finanziarie, strumentali, e delle necessarie competenze per procedere all’esercizio diretto, attraverso i propri uffici, delle funzioni e delle attività relative alla riscossione coattiva delle proprie entrate – scrivono in una nota Samuele Roggio, segretario, Marco Baudo coordinatore e Ramona Vicchitto, portavoce – immaginiamo che non sia così, altrimenti non si spiegherebbe la necessità di affidare a terzi la delega di funzioni e delle attività relative alla riscossione coattiva delle proprie entrate. Per quello che ci riguarda, e nell’interesse della comunità, la forma di gestione più indicata per i servizi relativi alle entrate tributarie ed extratributarie e alle attività di riscossione connesse è quella diretta, poiché si conservano in capo alla struttura interna dell’Ente i principali poteri di governo, regolamentazione, impulso, organizzazione e controllo, ivi compreso l’esercizio delle funzioni amministrative connesse (firma degli atti di gestione)”.
Gli esponenti del movimento politico dichiarano di non voler essere d’intralcio nelle scelte politico-amministrative di chi governa, ma solo d’impulso affinché si scelga il meglio per la comunità, chiederanno ufficialmente un incontro con l’amministrazione e, se possibile, vorranno partecipare alle riunioni delle commissioni consiliari per capire i motivi della scelta e rendersi conto se l’affidamento potrà riguardare, al limite, la sola riscossione coattiva e non quella volontaria, un’opzione questa che vedrebbe la futura società di riscossione diventare partner del Comune che manterrebbe comunque il controllo della riscossione.
“Sia inteso che l’interesse di tutti è il miglioramento del servizio; -prosegue la nota- ciò comunque ci pone dinanzi ad alcuni elementi di riflessione, prima tra tutti il timore sulla possibile aggressività nelle richieste di riscossione coattiva da parte di una società esterna con nocumento per i cittadini già estremamente vessati ed aggrediti dall’attuale crisi e situazione politico economica nazionale, e poi il dubbio e la perplessità sul reale incremento dell’incasso delle tasse grazie all’azione della società di riscossione. Per tutte queste domande, ed altre che magari ci verranno suggerite dai cittadini, chiederemo chiarezza, anche sul costo del servizio ovvero se porterà oneri aggiuntivi per le casse comunali e per i cittadini. Anche noi vogliamo una rivoluzione in tema di tributi locali, perché riteniamo che da questa possano ottenere benefici i cittadini più onesti. Vogliamo solo la certezza che gli augustani non pagheranno niente in più e che non ci saranno costi a loro carico, per coloro che non hanno pagato perché non potevano, ci saranno dei meccanismi di rateizzazione che si decideranno nelle sedi opportune. Diversamente – concludono i tre- ci auguriamo che per i furbetti la pacchia prima o poi finisca”.
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