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Augusta, Castello di Brucoli e Hangar ai privati: Agenzia del Demanio li inserisce nella sezione per gli investitori

Si chiama “Crea valore, investi con noi” la sezione che contiene informazioni su circa 400 immobili selezionati con l’obiettivo di creare sinergie tra gli interessi degli operatori di mercato, profit e no profit, e l’offerta immobiliare dell’Agenzia  

Ci sono anche il Castello di Brucoli e l’ Hangar per dirigibili nell’elenco degli immobili dello Stato disponibili per operazioni di valorizzazione, recupero e rifunzionalizzazione, pubblicato mercoledì sul sito dell’Agenzia del Demanio in “Crea valore, investi con noi”, una sezione dedicata agli investitori privati, nazionali e internazionali, che contiene appunto informazioni sugli immobili di proprietà dello Stato.

Si tratta di una piattaforma digitale contenente una prima selezione di circa 400 immobili distribuiti su tutto il territorio nazionale, rappresentati su una piattaforma cartografica, descritti in funzione della loro possibile destinazione d’uso (culturale-turistico, social/senior housing, residenze universitarie e destinazioni miste) e corredati da schede, immagini e dati sulla tipologia, dimensione, ubicazione e stato manutentivo, grazie ai quali l’investitore può valutare il proprio interesse e, in caso, richiedere ulteriori informazioni e supporto, come fa sapere in una nota la stessa Agenzia  che, tuttavia, nella scheda  sull’ Hangar, con una superficie lorda di 7605 mq, indica il nome di una contrada inesistente- Costa Pisacane- al posto di contrada Costa Pisone dove si trova il grande monumento di archeologia industriale unico in Europa, che è chiuso alla pubblica fruizione da ben 13 anni. Dopo essere stato dichiarato nel 2014 dalla Regione patrimonio culturale da tutelare ai sensi del Codice dei Beni culturali, e che ambisce  a diventare patrimonio dell’Unesco.

Per averlo in concessione, insieme al Castello aragonese di Brucoli, il Comune a fine 2021 aveva firmato un protocollo d’intesa con l’Agenzia del demanio che prevedeva la consegna, entro tre mesi dalla firma, da parte dell’ Ente locale dei documenti   necessari  per l’affidamento in concessione dei due beni. Il protocollo d’intesa  aveva una validità di 3 anni, dunque, è già scaduto senza che se ne sia saputo più nulla e come aveva sottolineato l’anno successivo l’assessore alla Cultura Pino Carrabino, a fronte alle sollecitazioni di Mimmo Di Franco, era stato rallentato dall’ “avvicendamento delle figure apicali dell’Agenzia del Demanio” mentre  “l’amministrazione civica aveva proseguito nell’intento di individuare percorsi per il recupero e la valorizzazione dei beni”, avviando interlocuzioni con la facoltà di Ingegneria dell’ università di Catania e lo Stato maggiore dell’Aereonautica “che hanno permesso di individuare percorsi comuni per l’utilizzo e la fruizione del bene quale sito di studio e ricerca scientifica con annessi alloggi per gli studenti e la valorizzazione del parco per la fruizione della comunità”.

Con l’inserimento in questa nuova sezione l’Agenzia più che alla concessione pubblica al Comune  punterebbe, dunque,  all’affidamento a  privati sia dell’ Hangar che  del Castello aragonese di Brucoli? Quest’ultimo, tra l’altro, interessato da mesi dai lavori di restauro del primo piano che dovrebbero concludersi dopo l’estate.

Con la pubblicazione di questa sezione, l’Agenzia del Demanio fa sapere di “aver creato uno strumento aggiornato, trasparente e di facile consultazione per conoscere un portafoglio immobiliare e offrire opportunità di investimento in grado di produrre effetti positivi anche sul tessuto urbano e sociale. Gli immobili vengono selezionati con l’obiettivo di creare sinergie tra gli interessi degli operatori di mercato, profit e no profit, e l’offerta immobiliare dell’Agenzia, orientando le operazioni verso la valorizzazione e la riqualificazione urbana”.

“Si tratta di un’operazione che aggiunge un ulteriore tassello al processo di digitalizzazione applicata al patrimonio immobiliare pubblico. Disporre di informazioni puntuali sull’ubicazione e sulle caratteristiche degli immobili contribuisce ad attrarre investimenti, sia da parte di soggetti pubblici che privati”, – ha dichiarato il sottosegretario di stato al ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano. “L’iniziativa si inserisce in maniera complementare nell’ambito delle attività condotte dalla cabina di regia sulla valorizzazione degli immobili pubblici, istituita al ministero dell’Economia e delle Finanze, cui sta lavorando proprio per aumentare la fruibilità dei dati sul nostro patrimonio, nell’ottica di massimizzare operazioni di riqualificazione urbana e generare valore sui territori”.

“Il nostro obiettivo è dare centralità all’utenza – sottolinea il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. –Nella valorizzazione dell’immobile pubblico, anche attraverso gli investimenti privati, si potrà potenziare la risposta agli obiettivi di sviluppo e ai fabbisogni dei territori. L’alleanza che stiamo stringendo con gli enti del territorio permetterà di dare maggiori certezze agli investimenti anche di lungo periodo. La logica è di accompagnare investitore e territorio nelle opportunità e nell’esigenza di utilizzare gli immobili pubblici per eliminare qualsiasi forma di abbandono e degrado, per dargli nuove funzioni coerenti con il mutato contesto. L’immobile diventa un motore di rigenerazione urbana, il suo riuso risponde al mercato, crea sviluppo, benessere e impatti positivi per la collettività -spiega il direttore- Con questa iniziativa sarà possibile individuare modelli di partnership pubblico-privata che permettano di investire su immobili e compendi dello Stato disponibili, da riqualificare, per creare valore economico, sociale, culturale e ambientale sui territori”.


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